Si sta facendo una corsa contro il tempo per capire cosa si deve fare a settembre per consentire la riapertura delle scuole. Scuole che sono rimaste chiuse per tutto il secondo quadrimestre, e c’è bisogno di farla ripartire a qualsiasi costo. Ma in questo momento c’è un sola strada via maestra, ed è l’assunzione di più docenti per consentire di fare perlomeno i doppi turni. Come al solito il governo scarica sugli altri l’inefficienza amministrativa, ed ecco che i sindaci devono sbrigarsi a trovare strutture alternative alle già esistenti per poter consentire lo svolgimento delle lezioni lì dove non è possibile inserire tutti gli alunni.
Non solo, c’è la scellerata scelta di nuovi banchi monoposto per far rispettare le distanze di sicurezza. A cosa servono? I banchi già ci sono, basta far sedere un solo allievo e si risparmiano milioni di euro che possono essere usati per portare a norma la miriade di edifici che non lo sono.
Non solo. È anche impossibile in così breve tempo ricevere i banchi nuovi. Infatti si prospetta che le gare andranno deserte poiché non ci sono i tempi materiali per produrre tutti i banchi che occorrono. A lanciare l’allarme, in una nota congiunta, sono Assufficio di FederlegnoArredo e Assodidattica, a cui aderiscono i produttori e i distributori italiani dell’arredo scolastico ed educativo, coprendo oltre il 95% del fatturato nazionale. Perché un acquisto centralizzato di 3,7 milioni di pezzi tra banchi monoposto e sedute, è pari ad oltre la produzione di 5 anni di tutte le aziende nazionali certificate per fornire arredamento alla pubblica amministrazione. Ma non solo, il bando prevede la sottoscrizione del contratto entro il 7 agosto e la consegna nelle scuole (ovunque sul territorio nazionale) entro il 31 agosto. In pratica significa che dal 7 al 31 agosto, cioè in 23 giorni compresi tutti i festivi, dovrebbe essere concentrata la produzione di 5 anni. Possibile che a tutti questi signori chiamati a gestire l’emergenza intorno alla scuola non sia sorto il dubbio che è impossibile realizzare tutto ciò in meno di 23 giorni. Il governo esulata su tutto per mera propaganda politica, poi nei fatti non concretizza nessuna delle sue esultanze.
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