Sab. Apr 1st, 2023

Finora si e combattuto la famiglia come se fosse una cosa innaturale, da estirpare con formule diverse da come la natura crea. Ora il mondo trema, ha paura, vede la morte davanti agli occhi e vorrebbe fuggire, ma non c’è angolo del mondo dove rifugiarsi. Sono un cattolico praticante, e come tale credo che il coronavirus è un costigo di Dio, ha punito l’arroganza di chi voleva distruggere il suo bene per la vita: la mamma. La sua ira si è scatenata sull’umano per far capire che con lui non si scherza. In queste ore la famiglia è diventata la salvezza dell’umanità, perché stare a casa significa stare in famiglia insieme a mamma e papà, per salvare il mondo. Lo avete sfidato sentendovi voi onnipotenti al suo posto. Ebbene, lui vi ha dimostrato chi comanda.

Abbiamo voluto tutto, e vogliamo tutto, anche quando la vita è in pericolo. Una società consumistica, dove la vita deve concentrarsi solo intorno al divertimento. Tutti corriamo 14 ore al giorno, ma dove andiamo. Abbiamo distrutto il sabato e la domenica. Il rosso dei calendari non vale più.  

Abbiamo sfidato l’onnipotenza di Dio. Ci credete o non ci credete, è lui che comanda, e lo sta dimostrando: ha colpito tutto il mondo e non un singolo stato. Ci ha fermato lui. Ci sta ridendo addosso. È bastato un virus per fermare la macchina della felicità. Chissà come si sta divertendo ora che siamo fermi, a casa, per giorni e giorni, contando le ore che non passano mai. L’ha voluto DIO per farci riflettere, capire il tempo che abbiamo trascorso a perdere i valori fondanti della vita, correndo dietro al dio denaro, e ora che la paura ci assale, del denaro non sappiamo cosa farcene. Il virus ci costringe a ricostruire la famiglia, quel pilastro della vita. Ancora una volta sarà la famiglia a salvare il mondo. Siamo in debito con la vita per tutti i guai che abbiamo commesso, il virus ci sta insegnando a caro prezzo che domani dobbiamo cambiare ogni cosa. Dio ha pensato a tutto, ha chiuso pure le sue chiese per farci sentire pecore smarrite. Dopo questo inferno, lecchiamoci le ferite, e costruiamo una nuova umanità.