Mer. Set 27th, 2023

ROMA- Leggevo dello stupro che ha subito una ragazza di 16 anni in una favela di Rio, dove 33 uomini, a volto oscurato, hanno abusato di lei. La ragazza ha raccontato il suo dramma in una televisione di Rio de Janeiro. Una storia che fa venire i brividi, e non serve raccontarla di nuovo, ognuno di noi può farsi un’idea di quello che ha subito la ragazza solo immaginando di essere stata violentata da 33 maschi.

Sono anni che mi batto per la violenza sulle donne. Cerco di portare nelle scuole un messaggio d’amore capace di scuotere le coscienze dei più giovani. Ma bisogna educare anche gli adulti a comprendere il dramma della violenza sessuale e anche quella di genere, che spesso sfociano in omicidi eclatanti come quello avvenuto a Roma pochi giorni fa a Sara.

Purtroppo la violenza sessuale che colpisce le donne non è roba solo di casa nostra, è il mondo intero che si macchia di questo orrendo gesto nei confronti della donna. Io nel 2002 ho costruito un motto tutto mio per sensibilizzare le coscienze maschili: Nessuno può umiliare una donna con il solo scopo di fare sesso, la donna non è un oggetto, ma una persona, va amata e rispettata, non ferita nel proprio intimo”. Ecco, questo passaggio dovrebbe far comprendere che violare l’intimità di una donna contro il suo volere è un gesto che viola la persona in merito a qualcosa che può essere solo perla dell’amore.

Dobbiamo demolire la cultura dello stupro. Dobbiamo farlo ad ogni costo, non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Lo stupro è un atto ignobile contro la donna. È un qualcosa che lede la mente, indebolendola, e la donna cerca continuamente in lei stessa colpe che non ha. È un atto che incide negativamente sulla vita della donna che subisce una violenza sessuale. La rende vittima di un dramma infinito, che la distrugge lentamente senza nemmeno accorgersene. Il recupero è lento e difficile, ogni giorno essa torna indietro con la mente e ripercorre gli attimi della violenza. La cultura dello stupro nella mente maschile non può esistere, non deve esistere, deve essere cancellata. Per farlo serve parlare ai giovani e meno giovani e fargli capire i valori dell’amore, solo così si può ripristinare la strada del rispetto verso la donna.