Categories: Cronaca

Custodia cautelare nei confronti di due imprenditori brindisini per estorsione e autoriciclaggio

I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brindisi, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare, emesso dal G.I.P. del Tribunale, nei confronti di due imprenditori, M.V. di anni 65 e S.M.L. di anni 45, per i reati di estorsione ed auto-riciclaggio. Le indagini nei confronti di una nota società operante nel commercio al dettaglio di mobili per la casa, con sede in Francavilla Fontana (BR) e numerosi punti vendita dislocati in tutta Italia, hanno disvelato la sussistenza di gravi illeciti di natura penale a carico dei citati imprenditori, per aver approfittato, in una situazione di difficile contesto occupazionale, della situazione di debolezza della maggior parte dei loro dipendenti imponendo loro trattamenti economici inferiori ai minimi previsti dai contratti collettivi nazionali o comunque non parametrati alle mansioni effettive e alle ore lavorate.
I riscontri investigativi hanno accertato che i due amministratori hanno di fatto imposto ai loro dipendenti la corresponsione di trattamenti retributivi deteriori rispetto al lavoro effettivamente prestato, la sottoscrizione di ricevute di quietanza per somme di denaro contante mai corrisposte o buste paga attestanti il pagamento di somme maggiori rispetto a quelle effettivamente corrisposte, l’indicazione di ferie invero mai godute, falsi verbali di conciliazione in sede sindacale.
Le investigazioni hanno permesso, inoltre, di appurare che le condotte estorsive sono state commesse in concorso, tra l’altro, con due sindacalisti locali, i quali hanno indotto i lavoratori ad accettare, sotto la minaccia del licenziamento, falsi accordi conciliativi, obbligando gli stessi a rinunciare a retribuzioni spettanti e ad altri diritti tutelati dalla legge. Uno degli indagati risponderà, altresì, del reato di lesioni personali colpose a seguito di un grave incidente occorso ad un “lavoratore in nero”, obbligato a dichiarare un falso “incidente domestico” al Pronto Soccorso.
In accoglimento delle richieste formulate dal P.M. inquirente, il G.I.P. del Tribunale di Brindisi, ha emesso l’odierno provvedimento di esecuzione di applicazione delle misure cautelari personali degli arresti domiciliari a carico dei coniugi imprenditori e della misura cautelare reale del “sequestro preventivo” pari ad 1,2 milioni di euro ed altri beni quale profitto dei reati ad essi ascritti.

Redazione

Recent Posts

Divieto di parcheggio anche senza il cartello: stai commettendo un vero e proprio reato | Sei costretto a pagare se vuoi lasciare l’auto

Vietato parcheggiare davanti a un'uscita, anche se non c'è il cartello. Lo stabilisce la legge,…

5 ore ago

Residui di macchinari nel cibo: un noto marchio costretto a ritirare tutti i prodotti | Senza i giusti controlli ci fanno ingerire veleno

Attenzione al famoso prodotto del noto marchio che è stato ritirato dal commercio per quei…

8 ore ago

Ti trattengono tre mesi di stipendio: “La cassazione ha riscritto la legge” | Ti mandano a casa senza darti un euro

Assurdo a cosa si sta arrivando. Oltre il danno anche la beffa. Ti tolgono 3…

11 ore ago

Lo Stato arriva in soccorso dei cittadini: con questa manovra non dovrai più pagare tasse | Puoi dire grazie alla Meloni

Addio tasse. In un colpo solo ti liberi di un fastidio e non devi più…

21 ore ago

L’Europa come l’America: via libera ai minorenni alla guida | Gli facciamo rischiare la vita sin da ragazzi

L'Europa verso un modello americano: abbassare a 17 anni l'età per la patente B? La…

23 ore ago