Prato è la cittadina toscana non la più grande comunità cinese. Imprenditori, commercianti, lavoratori, eppure sin dall’inizio ha avuto contagi zero. Doveva essere l’inverso, invece è così. A piegarlo è il consigliere comunale Marco Wong a striscia la notizia. “Sono state adottate tante misure in largo anticipo, come ad esempio l’autoisolamento, anche grazie alla consapevolezza della gravità della situazione dovuta ai tanti scambi con parenti e amici in Cina”. Mentre nel resto d’Italia si continuava a vivere normalmente in attesa di indicazioni da parte del governo, la comunità cinese di Prato già adottava le misure drastiche: “Molti hanno chiuso la propria attività prima che questo fosse obbligatorio, sono stati cancellati eventi e vietati assembramenti”, spiega Wong che poi sottolinea: “La comunità cinese di Prato lo ha fatto su base volontaria”.
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