Riapre l’Italia: da oggi gli unici responsabili sono gli italiani, senza ombra di dubbio. La politica ha dettato delle linee guida, per il resto, come ha sempre fatto, dopo se ne laverà le mani se le cose vanno storte. La colpa ricadrà inevitabilmente sui cittadini. È vero che l’Italia non poteva rimanere chiusa, ma è anche vero che finora a rimanere chiusi sono state sole alcune attività, il resto ha sempre lavorato come se niente fosse.
L’ultimo fine settimane ha tracciato gli scenari futuri. Nelle maggiori città, ma anche nei piccoli comuni, la gente ha occupato tutti i luoghi della movida, strade, piazze, spiagge, tutto quello che si poteva occupare è stato occupato. E l’Italia ancora non era tutta gialla, in molti casi è stato fatto tutto in zona arancione. I comportamenti di una parte di italiani sono lo specchio di quello che succederà nelle prossime settimane. Si è avvertito il sentimento del “liberi tutti” come avvenne lo scorso anno, a differenza che oggi siamo in piena epidemia. Non si osa immaginare cosa succederà nel prossimo fine settimana.
Da oggi si traccerà il futuro del paese: se l’irresponsabilità continuerà, di sicuro finiremo nel pantano totale. Stamattina si avvertiva l’inizio di una normalità che non esiste: le scuole aperte hanno portato un flusso di persone in giro maggiore rispetto a prima, i mezzi pubblici sono ritornati ad essere intasati e la circolazione delle auto è aumentata. Segno che la paventata normalità può trasformarsi in un boomerang che si ripercuoterà sull’intera nazione.