Da oggi si può viaggiare, non tutto è consentito, ecco tutte le regole
Si ritorna a viaggia re tra le regioni italiane senza nessun vincolo. Si può circolare liberamente senza esibire nessuna certificazione e non c’è nessun obbligo di quarantena. C’è libera circolazione anche tra i paesi UE. A confermarlo è il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia.

Si ritorna a viaggia re tra le regioni italiane senza nessun vincolo. Si può circolare liberamente senza esibire nessuna certificazione e non c’è nessun obbligo di quarantena. C’è libera circolazione anche tra i paesi UE. A confermarlo è il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia. Da oggi sono consentiti gli spostamenti con i Paesi dell’Ue e all’interno dell’area Schengen (gli Stati non Ue che aderiscono all’accordo sono Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera). Ci si potrà recare inoltre in Regno Unito, Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.
Rimangono in vigore tutte le regole di prima sul distanziamento sociale: un metro di distanza e due per chi sta praticando attività fisica o motoria. Manifestazioni di affetto come baci e abbracci continueranno a essere consentiti soltanto a congiunti o conviventi. In auto si può viaggiare tutti insieme solo se si fa parte dello stesso nucleo familiare, altrimenti saranno consentite al massimo due persone, entrambe con la mascherina: il guidatore e un solo passeggero sul sedile posteriore. Tre persone, invece, se la macchina è dotata di tre file di sedili. In moto si dovrà viaggiare invece da soli: ammessi i “passaggi” solo per familiari o conviventi.
Da oggi si può non indossare la mascherina all’aperto in tutte le Regioni tranne che in Lombardia, Trentino, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Campania e nella città di Genova. La mascherina diviene comunque obbligatoria dappertutto qualora venga meno il distanziamento di un metro. Si possono raggiungere le seconde case. Alberghi, bed and breakfast, case vacanza sono prenotabili anche se sono ancora molto pochi quelli che hanno già riaperto in attesa del nullaosta alla mobilità tra le Regioni e con l’estero. solo in alcune regioni (Emilia-Romagna, Abruzzo, Campania, Puglia) sono stati consentiti la celebrazione di matrimoni in chiesa. Alle cerimonie sono ammessi pochi familiari e amici, con l’obbligo di mascherina. Per i funerali la concentrazione massima di persone è ancora ferma a 15 persone. Rimane in molte amministrazioni locali il divieto di bevande da asporto dopo le 21. I locali possono restare aperti fino a tardi, ma sono obbligati a servire i clienti solo ai tavoli.