Parete è un paese di quasi undicimila abitanti immerso nella pianura aversana. L’agricoltura è la prima fonte di lavoro, seguita a ruota dal settore edile. A parete c’è una tradizione secolare che si tramanda generazioni in generazioni. Il periodo pasquale per la comunità è un evento eccezionale, perché ricadono i festeggiamenti di Maria SS della Rotonda. Tutto il paese è devoto all’effige della santissima. La leggenda narra che il quadro della venerata fu ritrovato in località Rotonda (da qui il nome di Maria Rotonda) da un contadino il Lunedì dell’Angelo, ossia il giorno seguente a Pasqua. Il contadino era lì a coltivare la sua terra quando all’improvviso, con la zappa, tocco il quadro della santissima. Riportato alla luce, fu possibile ammirare la bellezza del dipinto. Il contadino era di un paese limitrofo, quindi voleva a tutti i costi che il quadro da lui trovato fosse portato nel suo paese. Dopo un tira e molla, il contadino ebbe la meglio sui residenti che si opponevano al suo trasferimento, poiché era stato trovato nel comune di Parete. Il quadro fu esposto per qualche ora nella chiesa, ma nel primo pomeriggio, il contadino decise di portare via la madonna. Fece venire dal suo paese un carro trainato da buoi. Il quadro fu posizionato sul carro, ma quando il contadino diede l’ordine ai buoi di partire essi non riuscirono a muoversi. Provarono in tutti i modi, ma il quadro divenne talmente pesante che i buoni non riuscivano a muoversi. Tutti gridarono al miracolo, e Maria SS della Rotonda rimase a vegliare sul popolo di Parete. I primi documenti storici certi fanno risalire il culto della Madonna della Rotonda almeno al 1500. Il quadro è stato solennemente incoronato dal Capitolo Vaticano nel 1920.
Ogni anno, il lunedì in albis, a Parete si festeggia la devozione alla vergine secondo una tradizione che, come detto, si tramanda da padre a figli. Gli appuntamenti liturgici ruotano essenzialmente attorno alle processioni del lunedì in Albis (per tutte le vie del paese) e della domenica successiva (solo le strade principali). Oltre all’evento religioso per i tanti fedeli (anche se ritenuto pagano) ci sono gli eventi folcloristici che allietano più di una settimana la comunità. Ci sono gli addobbi luminosi (luminarie), alle esibizioni di bande musicali e di complessi canori, nonché agli spari di fuochi artificiali. Ma la scenografia più attrattiva di tutta la festa è il volo degli angeli, che si tiene ben due volte nella giornata del lunedì in albis e la domenica successiva: la mattina all’uscita della santa per la processione, e la sera al rientro. Lungo un percorso di trenta metri per un’altezza superiore ai quindici metri, due bambine percorrono il tratto dal castelletto (struttura metallica costruita appositamente per la funzione) fino a raggiungere il sacrato della chiesa dove ad attenderle c’è Maria SS della Rotonda. Le due bambine raffiguranti gli angeli recitano poesie in onore della madonna per poi ritornare sul castelletto. La funzione richiama cittadini da ogni parte per assistere al suggestivo volo degli angeli e rendere omaggio alla madonna.
Durante i giorni di festa si possono ammirare le tradizioni della comunità casertana. Si può vivere momenti si spensieratezza acquistando i prodotti tipici locali, come gustare pure piatti della tradizione culinaria della comunità.
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