Sab. Mar 25th, 2023

Bisogna ricordare ciò che è successo nella seconda guerra mondiale, dove un dittatore voleva imporre al mondo o perlomeno all’Europa la sua selvaggia dittatura. Era il 27 gennaio del 1945 quando l’Armata Rossa sovietica liberò il campo di concentramento nazista di Auschwitz. Lì dentro fu trovata la più grande tragedia commessa nei confronti dell’essere umano. Una pagina di storia che non si può dimenticare. Secondo il Fuhrer l’unica etnia a cui spettava il diritto di dominare il mondo era la razza ariana e tutte le altre venivano considerate inferiori. Il nemico principale erano gli ebrei. Nell’attuazione di questa ideologia, fin dal 1933 vennero varate numerose disposizioni discriminatorie nei confronti degli ebrei, il cui culmine è rappresentato dalle leggi di Norimberga (1935), in cui si riservava la pienezza dei diritti ai cittadini di sangue tedesco o affine (Legge sulla cittadinanza) e il divieto di matrimoni tra ebrei e cittadini di sangue tedesco o affine (Legge per la protezione del sangue e dell’onore tedesco).

Oggi è il giorno della memoria, a noi tocca non dimenticare, ma nello stesso tempo bisogna prendere coscienza che quella pagina fu chiusa, ma oggi nel mondo ci sono altre guerre e altre dittature che ledono la vita delle persone. È nostro compito lavorare affinché i soprusi e le sofferenze perpetrate nei confronti di ogni singolo soggetto cessino di esistere. Altrimenti non abbiamo vinto ma continuiamo a perdere. Quello che la storia ci racconta successe ad Auschwitz, non deve continuare a succedere. Purtroppo succede, e ancora oggi ci sono uomini, donne e bambini che vivono sotto dittatura e soffrono le pene delle guerre. Prendere coscienza che esiste ancora, deve farci riflettere a lungo. Non dobbiamo dimenticare il passato, ma non possiamo ignorare il presente.

Diceva Pablo Neruda che “le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono”. Le guerre non servono a niente. Le guerre sono solo distruzione e morte. Oggi in molti angoli del mondo continuano ad esserci guerre che distruggono e uccidono esseri umani che non hanno nessuna colpa, se non quella di essere guidati da dittatori che vogliono, come fece un tempo Hitler, imporre le loro leggi vigliacche. Le società moderne devono lavorare tutte insieme affinché nel mondo non ci siano più guerre e dittature, altrimenti ricordiamo il passato ma giriamo lo sguardo dall’altra parte dinanzi al presente che, ancora una volta, produce sofferenza e morte agli esseri umani.