Debito pubblico 2.358 miliardi, ogni italiano ha 38mila euro di debito

L’Italia è vittima di una cattiva gestione governativa che risale ai tempi della prima repubblica, con la seconda ha visto peggiorare la situazione. Infatti il debito è aumentato a dismisura proprio nella fase successiva alla prima repubblica.

Debito pubblico 2.358 miliardi, ogni italiano ha 38mila euro di debito

L’Italia è vittima di una cattiva gestione governativa che risale ai tempi della prima repubblica, con la seconda ha visto peggiorare la situazione. Infatti il debito è aumentato a dismisura proprio nella fase successiva alla prima repubblica. Tutti hanno ereditato i mali degli altri e tutti non trovano una via d’uscita all’enorme debito pubblico.
Il debito pubblico italiano è un macigno che condiziona la politica economica nazionale: 2.358 miliardi di stock con una spesa per interessi annua pari a 65,6 miliardi di euro (dato 2017). Una situazione insostenibile. I mali peggiori sono trasferiti sulle future generazioni, che dovranno assorbirsi tutti gli errori commessi da tutti i governi, centrodestra e centrosinistra, che hanno aumentato il debito senza mai farlo scendere.
L’Ufficio Studi del Sole 24 Ore ha elaborato i dati della Banca d’Italia e dell’Istat dal 1946, anno di fondazione della Repubblica italiana, per descrivere con numeri e proporzioni la diseguale distribuzione del debito pubblico tra i residenti in Italia. Il risultato? Per esempio, che per ogni euro di interessi da pagare per debito generato da parte dell’ottantenne di oggi, il 56enne ne deve pagare 10; cifra che sale a 100 per il 15enne, mentre per chi è nato nel 2017 la proporzione sale a mille.
Ogni residente in Italia, ha un debito pari a 38mila euro circa: un dato spaventoso, che non risparmia neonati e pensionati. Che però sono coinvolti in modo molto differente rispetto a questa montagna di debito da finanziare periodicamente sui mercati dei capitali.
Con una situazione del genere il nostro paese non potrà mai uscire dalla situazione di stallo in cui versa. Una situazione che rischia di compromettere l’esistenza delle future generazioni, che dovranno lavorare esclusivamente per eliminare un debito che renderà loro la vita impossibile.