Decessi da vaccino ancora in aumento: ogni mese casi sempre più alti | Questa fascia d’età la più a rischio

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Covid19. I dati inglesi indicano un boom di morti tra i 18-39 anni con quattro dosi. Il monito di Mattarella e la necessità di trasparenza
La pandemia di COVID-19 ha rappresentato una delle sfide sanitarie più complesse dell’era moderna, con impatti profondi sulla società e l’economia globale.
L’introduzione dei vaccini ha segnato una svolta cruciale, offrendo uno strumento fondamentale per limitare la diffusione del virus e ridurre la gravità della malattia.
La campagna vaccinale di massa, promossa a livello mondiale, ha acceso un intenso dibattito sull’efficacia, la sicurezza e l’obbligatorietà della somministrazione.
In questo contesto di emergenza e discussione, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto più volte, sottolineando l’importanza della vaccinazione non solo come scelta individuale di salute, ma come atto di responsabilità nei confronti della comunità.
Il dovere di vaccinarsi
Mattarella ha affermato con forza che “la vaccinazione è un dovere morale e civico“. Il Capo dello Stato ha legato l’adesione alla campagna vaccinale a un senso di responsabilità collettiva e solidaristica, indispensabile per il bene del Paese. Rivolgendosi a chi solleva obiezioni basate sul concetto di libertà, Mattarella ha chiarito la sua posizione: “Non si invochi la libertà per sottrarsi alla vaccinazione, perché quella invocazione equivale alla richiesta di licenza di mettere a rischio la salute altrui, e in qualche caso di mettere in pericolo la vita altrui.”
Ha inoltre sottolineato che l’agente che limita la libertà non è lo strumento per sconfiggerlo, bensì il virus stesso. Nonostante le rassicurazioni e la spinta istituzionale alla vaccinazione, permangono preoccupazioni sulla sicurezza dei vaccini e sui possibili effetti collaterali, soprattutto in alcune fasce della popolazione.

Allarme in Inghilterra: a rischio i più giovani
In Inghilterra, i dati provenienti dall’istituto britannico di statistica (ONS) avrebbero evidenziato un “boom” di decessi nella fascia d’età 18-39 anni tra gli individui che hanno ricevuto quattro dosi di vaccino. I dati indicherebbero che i decessi tra i vaccinati sono ogni mese più alti, in alcuni periodi fino a sedici volte rispetto ad altre categorie. L’incremento dei decessi tra i giovani con la massima copertura vaccinale solleva interrogativi urgenti, specialmente in assenza di un quadro completo che tenga conto delle cause precise di morte e delle eventuali patologie preesistenti.
La mancanza di dati disaggregati sulle cause di decesso non permette di stabilire con chiarezza il legame causale con la vaccinazione, alimentando il dibattito sulla necessità di maggiore trasparenza e analisi approfondite sugli effetti a lungo termine delle somministrazioni ripetute, in particolare sulla popolazione più giovane.