ROMA- È chiaro che per i nababbi della politica l’unica certezza che c’è non è la qualità degli uomini e donne, ma l’unica qualità che devono avere per essere candidati è essere famosi. Così la politica ogni qualvolta deve scegliere punta gli obiettivi su persone che hanno visibilità credendo che i cittadini siano ancora così stupidi da dargli fiducia.
Ieri interessante incontro all’arena di Massimo Giletti con Luigi Di Maio del Movimento Cinque Stelle. Alla domanda di Giletti rivolta a Di Maio: “Allora a Roma candidate uno sconosciuto”, Di Maio ha risposto alla grande: “Anche io tre anni fa ero uno sconosciuto. Questo è il M5S”.
Come dargli torto. Di Maio tre anni fa nessuno sapeva chi fosse, oggi Di Maio è la punta di diamante del Movimento Cinque Stelle, e di sicuro può ambire a diventare il prossimo candidato premier per le politiche del M5S. Ma il suo valore non è misurato nella sua visibilità, ma è misurato su quello che ha saputo dimostrare attraverso la capacità nel risolvere i problemi dei cittadini proponendo fatti concreti, oltre, chiaramente, alla sua onestà che è un valore aggiunto.
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