ROMA- Si sa che la piaga italiana è il lavoro. Spesso ci sono lavori che non si possono contrattualizzare per motivi di stagionalità o di lavori che hanno una durata breve, quindi i voucher possono essere lo strumento giusto per evitare il lavoro nero. Sull’ipotesi di reintrodurre lo strumento, dice Di Maio, “bisogna fare una riflessione” seppure “con determinati limiti” e in riferimento ad “alcune categorie” come baby sitter, lavori agricoli stagionali, giardinaggio e pulizie. Ma, avverte, “non ci sarà nessuno spazio per lo sfruttamento. E’ questo il punto di partenza per affrontare questo tema”.
Altro tema caldo è l’obiettivo del rafforzamento dei centri per l’impiego come premessa per poter realizzare il reddito di cittadinanza, può essere raggiunto solo individuando soluzioni per le specificità delle singole Regioni, afferma poi il ministro e, soprattutto, in un confronto diretto con chi sta nei territori a partire dagli assessori regionali del Lavoro. “Il nostro impegno – precisa – è di coordinare le varie realtà territoriali e destinare le risorse in base alle peculiarità. Ecco perché ho iniziato a lavorare con gli assessori regionali”. Ed ecco perché, probabilmente, ancora Di Maio non ha incontrato l’Anpal, l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro.
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