Nuovo digitale terrestre: i politici studiano una nuova fregatura per gli italiani

ROMA –Chi non ricorda la grande parata per il digitale terrestre, per quello che deva portare, per una Tv innovativa, risultato, si è ottenuto solo TV spazzatura. Oltre alla Tv spazzatura per i cittadini ci furono dei costi da assorbire perché in ogni famiglia ci fu il costo da sostenere per acquistare il decoder. In cambio i cittadini non hanno ottenuto nulla, solo e soltanto fregatura.
L’operazione si ripete, e credo che ancora una volta è un’operazione per far arricchire qualche lobby. Infatti è in arrivo il nuovo digitale terrestre, e 9 televisori su 10 sono da buttare perché non funzioneranno più. Il tutto è contenuto nella manovra all’esame del Senato, infatti, cambia la tecnologia del digitale terreste per ricevere i canali della tv, e gli italiani dovranno adeguarsi nel giro di 5 anni.
I canali televisivi passeranno al nuovo digitale terrestre, il Dvb-T2, ossia smetteranno di funzionare sui dispositivi che non montano gli ultimi standard tecnologici. Il passaggio sarà graduale, regione per regione ed emittente per emittente. Comincerà nel 2018 e sarà completato nel 2022. Come per il passaggio dall’analogico al digitale, il processo di passaggio al DVB-T2 non sarà all’unisono su tutto il territorio nazionale ma avverrà in modo parcellizzato per zona geografica, secondo un piano da stabilirsi a cura dell’Agcom entro il 31 maggio del 2018.
È chiaro che con questa nuova operazione gli italiani saranno penalizzati e dovranno di sicuro assorbirsi altre spese per vedere la TV. I politici le tentano sempre tutte per penalizzare la vita dei cittadini. Come detto all’inizio per gli utenti nulla cambia, perché la TV è un contenitore di spazzatura e tale rimarrà.