“Abbiamo deciso di impugnare la decisione del governo sul dimensionamento della scuola davanti alla Corte Costituzionale” – lo annuncia il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca al termine dell’intervento con cui ha chiuso i lavori dell’assemblea pubblica sulla scuola convocata a Napoli. “Siamo i primi a farlo – ha sottolineato il governatore campano – speriamo che altre regioni del Mezzogiorno ci seguano”. Proprio la Campania è la più penalizzata con oltre 140 fusioni, tagli di personale e di dirigenti scolastici.
Nella legge di Bilancio del governo Meloni è prevista una norma sul dimensionamento scolastico con un taglio calcolato di sedi e organico che avranno effetto principalmente a partire dal 2024/2025. Le fusioni sono concentrate nel Mezzogiorno, in particolare Campania, Sicilia, Calabria, Puglia, Sardegna, a causa del calo demografico e di una situazione preesistente più complessa.
