Disastro nucleare in Italia e in Europa: cittadini costretti a rinchiudersi nei bunker | Hai pochi minuti per salvarti

La guerra è vicina - quotidianoitalia.it
Italia e tutta Europa in grave pericolo. Rispolveriamo i vecchi bunker per sfuggire alle bombe
C’è un filo di tensione che attraversa l’intero pianeta e che, da mesi, sembra non spezzarsi mai. Le guerre in Ucraina e in Medio Oriente hanno riacceso un clima che ricorda quello dei peggiori anni della Guerra Fredda.
Una spirale di violenza, propaganda e paura che ha rimesso in discussione la sicurezza dell’Europa e, inevitabilmente, anche dell’Italia.
A Kiev i bombardamenti non si fermano. Le città dell’est continuano a essere bersaglio di raid russi, mentre l’ombra di un inverno senza luce e riscaldamento si avvicina.
Dall’altra parte del mondo, ma sullo stesso asse di instabilità, Gaza vive una catastrofe umanitaria che scuote le coscienze e divide le diplomazie.
Paura e coinvolgimento italiano
In questo scenario globale l’Italia osserva, ma non senza preoccupazione. Roma si trova in una posizione complessa: partner della Nato, ma anche ponte diplomatico nel Mediterraneo. Il Paese è attraversato da un sentimento duplice, tra solidarietà per le popolazioni civili e crescente paura che la guerra “entri in casa”.
I segnali di un’Europa nervosa si moltiplicano. Si parla sempre più spesso di “difesa comune”, di riarmo, di scorte energetiche da proteggere. L’idea di una guerra che possa lambire i confini italiani non è più soltanto uno scenario remoto. Le basi Nato disseminate nella penisola, le esercitazioni militari e i voli dei caccia che solcano i cieli del Sud sono diventati immagini quasi quotidiane.
Nonostante le recenti notizie su una pace a Gaza nessuno, nemmeno i più ottimisti, osa parlare di pace definitiva. Le ferite sono troppo profonde, la fiducia troppo fragile. Il timore che il conflitto possa riaccendersi resta vivo.

I bunker italiani
È in questo contesto di ansia e incertezza che riaffiora un tema rimasto per decenni sepolto sotto la polvere della storia: quello dei bunker. Se davvero il mondo dovesse trovarsi di fronte a un’escalation nucleare, esistono luoghi in Italia capaci di offrire protezione? La risposta è sorprendente. Sì, alcuni rifugi ci sono, eredità silenziose della Guerra Fredda, ma pochi e spesso in condizioni precarie.
A Napoli, per esempio, la rete di gallerie di “Napoli Sotterranea” nasconde antichi rifugi antiaerei poi adattati a bunker civili. Simili strutture si trovano anche a Roma, Torino, Varese e in Alto Adige: camere di cemento e mattoni, costruite a diversi metri sotto terra, un tempo pronte a resistere all’urto delle bombe. Oggi la maggior parte di questi luoghi è inutilizzabile, invasa dall’umidità o riconvertita in siti turistici. Ma resta la consapevolezza che, in un mondo tornato a parlare di deterrenza nucleare, il cemento, la terra e il silenzio del sottosuolo potrebbero essere la salvezza.