Dopo l’aumento dei contagi in Israele si ipotizza quinta ondata e quarta dose

Prendendo spunto da quello che sta succedendo in Israele, dopo che era stata presa a modello per l’imponente campagna vaccinale, ora le persone iniziano ad avere dubbi persistenti su quello che sta succedendo.
Il ministro della Salute di Israele Nitzan Horowitz ha dichiarato che è prevedibile si debba pensare a una quarta dose per affrontare la quinta ondata di contagi da coronavirus, si legge su Rai news. “Non è irragionevole pensare che avremo bisogno di un quarto vaccino”, ha detto dopo aver svelato che il 9% dei casi diagnosticati ieri aveva ricevuto il booster. Secondo il ministro Israele non è ancora entrato nella “quinta ondata” nonostante il numero crescente di contagi. Ieri il comitato di esperti che consiglia il governo israeliano non ha escluso che lo stato ebraico si trovi alla vigilia di una quinta ondata Covid. Questo perché i contagi stanno risalendo, sia pure lentamente, come hanno riportato i media israeliani, in quanto l’efficacia del vaccino tende a declinare col tempo e sembra non sia sufficiente neppure la recente decisione di vaccinare i bambini dai 5 agli 11 anni. Gli esperti raccomandano quindi di non abbandonare misure di contenimento come le mascherine.