Ci sono voluti mesi prima che la città di Wuhan ritornasse a respirare la libertà. Le autorità hanno rimosso il lockdwon. Con la libertà è iniziata anche la fuga dalla città. Per la città di Wuhan l’emergenza e la chiusura scatto il 23 gennaio, con misure rigide sena precedenti, e solo ieri tutto è ritornato come prima. Ma non tutto, le misure di sicurezza sono tutte in atto.
Da alcuni giorni la vita ritorna ad assaporare un’insperata normalità, considerando le gravi cronache di fine gennaio. Molti residenti hanno ricominciato a lavorare da alcuni giorni e ad andare fuori, anche se con tante precauzioni. Una liberazione dopo mesi di isolamento, di ingressi dei condomini controllati dagli agenti, dove tutto intorno era chiuso, la città deserta. Ora Wuhan usa tantissima cautela, soprattutto teme i contagi di ritorno, quelli importati dall’ estero, e dai soggetti asintomatici, quelli cioè positivi al virus ma asintomatici. Su questo aspetto la Cina ha massima allerta.
Le attività commerciali, negozi, ristoranti e fino ai grandi magazzini, sono stati riaperti nell’ultima settimana per far ripartire l’economia. I residenti hanno gioito con abbracci e lacrime. Abbracci sempre con la mascherina. Le precauzioni non sono state eliminate.
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