Conte alle 15 inizia il suo intervento al Senato per la fiducia. Nelle ultime ore si fa spazio anche un’altra eventualità, quella che il premier, dopo la riunione dei capigruppo, potrebbe passare direttamente dal capo dello stato e rimettere nelle sue mani il mandato. Un’ipotesi accreditata ma non certa.
La certezza, che entro stasera il governo gialloverde è finito. I passaggi futuri sono comunque legali alle decisione del capo dello stato, che già nelle prossime ore potrebbe aprire le consultazioni per capire se ci sono gli estremi per un governo tecnico, quindi se in parlamento c’è la fiducia per un esecutivo voluto da lui. Tutto dipende dagli accordi fatti tra il PD e il M5S. Di fatti gli unici che possono appoggiare un governo del presidente, sono proprio PD e M5S con l’aiuto di FI. Il resto si posizioneranno all’opposizione per poi portare sulla graticola il governo.
Chiaramente per Mattarella l’immediato scioglimento delle camere non è priorità. Per il capo dello stato è sempre necessario trovare strade alternative al voto prima di sciogliere le camere. Tutto dipende da quello che dirà Conte, e tutto dipende da cosa vuole il M5S che, attualmente, è quello che rischia più di tutti.
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