Le cose all’interno della variegata maggioranza di governo non vanno bene, è i corridoi di palazzo iniziano ad emanare il profumo delle elezioni anticipate. Chi parla di un immediato chi invece per il mese di ottobre, di certo c’è che la maggioranza sta per scoppiare.
Come riporta Libero, “le indiscrezioni che vorrebbero Mario Draghi pronto a mollare ad agosto – subito dopo aver approvato con largo anticipo la legge Finanziaria per mandare il Paese al voto ad ottobre – si moltiplicano e trovano conferma lungo i corridoi dei palazzi della politica. Indizio numero uno: il premier è stanco delle liti tra partiti, perché indipendentemente da come la si guardi, da questo punto in avanti ogni scelta dell’esecutivo diventerebbe terreno di campagna elettorale”.
Ad impuntarsi maggiormente sono la Lega e Forza Italia, che si troveranno faccia a faccia con il Premier. Per i due partiti il no a nuove tasse sarà secco, quindi per il premier ci sono pochi margini di trattativa. Se il premier chiuderà al dialogo, e portare il provvedimento accompagnato dalla fiducia, sarà al rottura definitiva. Quindi, ad agosto, subito dopo aver approvato la delega fiscale e la Finanziaria, Draghi potrebbe rassegnare le dimissioni. In caso contrario, qualora riuscisse in qualche modo a mettere a tacere le pretese dei due partiti di centrodestra, Draghi vestirà ancora una volta i panni del mediatore, e vorrà dire che le possibilità di arrivare al termine naturale della legislatura, aumenteranno. Nelle prossime settimane si saprà la verità, per ora sono solo voci di corridoio.
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