ROMA – Per fortuna ha la forza di resistere alle tante stupidità dello stato italiano che nel corso degli anni, grazie a politici inutili, hanno confezionato leggi ridicole che distruggono invece di aiutare. Ma nonna Peppina è forte, resiste, sorridendo pure.
“La casetta di legno, di nostra proprietà, è sotto sequestro giudiziario. Il container, di nostra proprietà, è stato rimosso dopo ventuno anni, per evitare ulteriori guai. Il contributo per l’autonoma sistemazione assegnato a mia madre è stato revocato. A San Martino di Fiastra le Sae non ci sono e non ci saranno mai. Poche domande mi affollano il cervello: Dove dovrebbe andare mia madre che non ha più una casa??? Cosa devono farci ancora??? – scrive la figlia di nonna Peppina su facebook.
Insomma, ormai non c’è paese più ridicolo del nostro, dove la burocrazia asfissiante fa da padrona su tutto e sta solamente mettendo in condizioni disperate gli italiani. A nonna Peppina ora le è stato revocato anche il contributo per l’autonoma sistemazione. Ha ragione la figlia: cosa devono fargli ancora a 95 anni.
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