Sab. Set 30th, 2023

Caratabellotta ha detto che avremo tre milioni di attuali positivi per le prossime settimane, altri dicono che la Omicron si comporta come una semplice influenza di raffreddore e mal di gola, quindi si può dedurre che non siamo più in presenza del virus di Wuhan e nemmeno dinanzi alla variante inglese, quella che nell’ottobre 2020 creò più morti e contagiati della prima ondata.

Il primo ministro spagnolo è il primo a chiedere il cambio di rotta nei confronti di questa epidemia. Come riporta l’agenzia di stampa Agi: “Abbiamo le condizioni aprire, gradualmente e con cautela, il dibattito a livello tecnico ed europeo, per iniziare a valutare l’evoluzione di questa malattia con parametri diversi da quelli che abbiamo fino ad ora”, ha detto Sanchez in un’intervista alla stazione radio Cadena Ser.

Trattarlo insomma come un’altra malattia respiratoria. Le autorità sanitarie spagnole stanno lavorando da mesi a questa transizione. Gli aspetti di questa nuova fase fanno guardare con occhio diverso alle varie varianti che si stanno susseguendo dopo l’inizio dell’epidemia di Marzo. Virus che non sono più tanto aggressivi come quello di Wuhan e quello inglese. Anche la delta, seppur letale, non ha causato gli stessi effetti causati dai primi due ceppi. La omicron, ora, nonostante sia molto più contagiosa, non presenta percoli evidenti come gli altri ceppi. Ciò deve condurre ad una visione diversa nei confronti di questa epidemia che ha stravolto il mondo in questi ultimi due anni. Ci sono tutti i presupposti per farlo, perché se il virus non è più quello iniziale, significa che ha perso la sua potenza. Questo spetta alle autorità competenti di dare indicazioni precise e parlare di una probabile fine di questa epidemia. Il covid ormai ha raggiunto i due anni, ed essendo un coronavirus è più che probabile che si stia spegnendo o esaurendo la sua forza.