Per dieci anni sono andati in giro per l’Italia a diffondere la cultura dell’odio nei confronti della vecchia classe politica, salvo poi allearsi per trattenere la poltrona. Il M5S ha sbagliato tutto alleandosi col PD. Non ha ragionato prima di fare quel passo azzardato. O forse non l’hanno fatto ragionare e costretto a formare il peggior governo di sinistra della nostra storia repubblicana.
Chi è oggi il movimento cinque stelle? Non è né acqua né pesce, è un movimento politico che ha disperso tutta la sua naturale esistenza. Dopo un anno e mezzo è sceso al 16% dopo che aveva ottenuto il grande successo elettorale con il 33% alle scorse politiche.
Ha commesso un grossolano errore a portare di nuovo la sinistra al governo, e lo scenario negativo si tocca con mano. Ora deve subire il grande ricatto del PD, cosa che non ha fatto nemmeno la Lega. Se cadesse il governo il PD sarebbe così abile a far ricadere su di loro tutte le colpe. Su questo sono bravissimi, poiché sono riusciti a tenere nascosti anche i loro errori governativi. Le politiche del PD sono sempre le stesse, ed ogni volta si fossilizzano a parlare di immigrazione, Ius soli, tasse, pignoramenti, mentre ci sono problemi più seri d’affrontare. Zingaretti ha messo nell’agenda di governo questi punti, e il M5S dovrà accettare il ricatto, altrimenti diventa l’unico colpevole di tutto. Gli elettori che hanno votato M5S alle scorse politiche l’hanno fatto per mandare a casa il PD e la sinistra, ora si ritrovano con il PD e LEU alla guida del governo, e la colpa è del M5S per intero. Si è snaturato anche politicamente indirizzando l’ideologia politica a sinistra, cosa che hanno fatto scappare tutti quei moderati e di destra democratica che gli avevano dato fiducia. Oggi non riesce più a recuperare. Anche nei territori ha perso la forza che aveva, ormai è un soggetto politico che non interessa più a nessuno, e l’hanno dimostrato le elezioni in Umbria, dove il Movimento ha perso tantissimi voti, segno che sono proprio i territori a voltargli le spalle e non sarà facile recuperare l’elettorato che ha perso.