Sab. Mar 25th, 2023

ROMA- Equitalia è un mostro, questo ormai lo sanno sia i cittadini sia i politici. L’agenzia di riscossione voluta dal governo Berlusconi dall’allora ministro delle finanzia Giulio Tremonti, ma poi inasprita con l’arrivo del governo Prodi con Pier Luigi Bersani, hanno resa questa agenzia un vero e proprio tagliagole per gli italiani. Ora c’è una proposta che potrebbe dare respiri a tutti quei italiani che ormai rischiano di perdere tutto grazie alle leggi rigide che i vari governi hanno messo in mano all’agenzia equitalia. Governi che per recuperare le somme hanno fatto solo una cazzata. Infatti molti dei creditori nei confronti di equitalia sono famiglie disperate senza lavoro, e artigiani, commercianti, imprenditori, che a fine mese si trovano davanti al drammatico interrogativo se pagare il mutuo, i dipendenti o le rate del fisco.

Da qui la proposta «rottamazione dei ruoli» e consiste nell’obbligare Equitalia ad accettare quello che di solito viene concesso dagli uffici della riscossione, cioè la rateizzazione dei debiti dei cittadini insolventi con l’Inps o con il Fisco. In gioco ci sono 682,2 miliardi iscritti al ruolo, ma 580,2 miliardi di essi sono da considerare prudenzialmente inesigibili. I crediti Inps superano ormai i 100 miliardi. A proporre la rateizzazione obbligatoria è stata Anna Maria Bernini, ex ministro delle Politiche Ue nel quarto governo Berlusconi e oggi senatrice di Forza Italia, insieme al collega di gruppo Emilio Floris, in accordo con Italo Furlotti, presidente del Movimento oppressi dal fisco. Nei prossimi giorni parte la raccolta firme per avvicinare alla proposta quante più politici possibili alla proposta. «Con questo sistema – spiega Bernini – il contribuente va da Equitalia e chiede il favore di poter negoziare un piano di rientro. Con la proposta che sto cercando di portare avanti invertiamo l’ordine dei fattori: obblighiamo l’agente della riscossione» ad «accettare un piano concordato di rientro, con una rateizzazione compatibile con le possibilità finanziarie del contribuente».

La proposta della Bernini prevede che siano individuate due tipologie di contribuenti. Quelli in grave difficoltà, cioè con un debito che per la metà risalga a prima del 2011 e quelli in difficoltà momentanea con il 50% del debito risalente a prima del 2013. I primi accettano il pagamento integrale dell’Iva, pagamento integrale contributi o il 75% dei tributi, ottenendo lo stralcio integrale di sanzioni, interessi e dell’aggio di riscossione. Quelli in momentanea accettano lo stesso trattamento, pagando il 95% dei tributi.