ravamo nel totale benessere, ora non sappiamo rinunciare. Impariamo a rinunciare

Dal mese di febbraio il mondo si è dovuto confrontare con un virus che ha cambiato radicalmente le vite dei popoli. Eravamo immersi nel totale benessere tanto che tutto quello che ci circondava era annullato dal menefreghismo dell’essere umano.

ravamo nel totale benessere, ora non sappiamo rinunciare. Impariamo a rinunciare

Dal mese di febbraio il mondo si è dovuto confrontare con un virus che ha cambiato radicalmente le vite dei popoli. Eravamo immersi nel totale benessere tanto che tutto quello che ci circondava era annullato dal menefreghismo dell’essere umano. Il virus ha condizionato le nostre vite iniziando dalla libertà di movimento. Avevamo quasi vinto la battaglia, ma siamo stati ipocriti a non capire che eravamo ancora in piena guerra, dove si può vincere una battaglia, ma bisogna vincere la guerra per cantare vittoria. Noi la guerra ancora non l’avevamo vinta ma già cantavamo vittoria. Non abbiamo saputo rinunciare.
Le secondo ondate sono un dato storico di ogni epidemia. Lo sapevamo bene, eppure qualcuno ci ha indotto a credere il contrario. Quasi nessuno ha voluto rinunciare alle vacanze estive, agli spostamenti in altri luoghi di vacanze all’estero, tutti sono corsi a divertirsi come se nulla fosse successo di straordinario. Colpa anche delle istituzioni, che hanno incrementato lo spirito di tranquillità che non c’era. Ora paghiamo lo scotto delle riaperture, dagli uffici alla scuola, la coda di un turismo estivo fin troppo forsennato. Stiamo pagando quello che noi abbiamo voluto.
Non abbiamo e non voliamo rinunciare al benessere che abbiamo, per questo siamo di nuovo al punto di partenza. Da ora in avanti sarà determinante quello che ognuno di noi nei comportamenti individuali sarà in grado di fare come contributo per evitare che l’incremento dei casi giornalieri assuma un andamento esponenziale sfuggendo al controllo. Siamo tenuti a rinunciare a qualcosa, lo dobbiamo fare. Non possiamo rivendicare ancora il diritto di volere tutto ad ogni costo, non si può, si vive male e si muore. Mettetevelo in testa.