roi di ieri: dalle macerie hanno costruito una nazione, noi l’abbiamo distrutta

Parlando nei giorni scorsi con persone della vecchia generazione, che oggi si affacciano al centenario della loro vita, ti rendi conto di quanto siamo stati fortunati noi generazione dell’era moderna. Tutto ci sembra difficile, ma in effetti è tutto semplice. I nostri avi hanno avuto un percorso di vita fatto di tante cadute, sono sopravvissuti, ed hanno saputo ricostruire.
Immaginate un attimo chi è nato tra il 1920-1930 cosa ha subito nella sua vita. Lo strascico della peste spagnola e la fine della prima guerra mondiale, seconda guerra mondiale, vari collassi economici, oggi ha vissuto anche l’epidemia da coronavirus. Ho semplificato l’elenco, ma è una generazione di eroi che ha superato tante guerre ed ogni volta ha saputo ricostruire. Non c’è paragone con le nuove generazioni.
Sono state generazioni che non avevano nulla, eppure vivevano con lo spirito combattivo consegnando a noi l’era moderna fatta di tutto e di più. Noi abbiamo abusato di ciò che loro ci hanno reso, ed abbiamo costruito un mondo distorto, fatto di egoismo, affarismo, menefreghismo, distruzione della vita sociale, corsa affannosa al potere, insomma, abbiamo smantellato tutto rimettendo le macerie per strada, le stesse che loro hanno rimosso ricostruendo tutto d’accapo.
Noi siamo falsi, siamo i peggiori moralisti mai vissuti. Ogni cosa serve per prendere per i fondelli la persona. Loro invece avevano rispetto per l’individuo, lo aiutavano, quel poco che avevano lo dividevano con chi ne aveva bisogno. Le guerre sono sempre i peggiori percorsi della vita di una persona, loro ne hanno vissuto due, e sono sempre riemersi. Noi non abbiamo vissuto nulla, ora che siamo stati colpiti da una devastante epidemia, sembra non siamo in grado di rialzarci. Vogliamo le stesse cose di prima, anzi, le pretendiamo, come se tutto intorno non ci fosse stato morte. Quasi 40mila morti non sono giocattoli che abbiamo sotterrato, sono persone, eppure li abbiamo già dimenticati. Era scontato, perché mentre loro morivano noi cantavamo dai balconi.
Siamo la peggiore delle generazioni. Siamo figli e nipoti di quelli eroi, ma non abbiamo saputo ereditare lo spirito di vita di quelle persone speciali. Generazioni di politici che hanno demolito un percorso di benessere vero costruito da veri eroi. Oggi è tutto apparenza, non esiste il benessere, ma la schiavitù costruita dal potere fa sembrare tutto perfetto, mentre tutto intorno è imperfetto. Abbiamo perso anche i valori umani che costruiscono la vita. Siamo una generazione da resettare. Per un aperitivo siamo capaci di ribellarci anche a momenti che mettono in pericolo la nostra stessa vita, ma non ci ribelliamo per garantire a tutti noi una vita serena come sognavano i nostri avi. Loro ce l’hanno consegnata, noi l’abbiamo distrutta.