Sab. Mar 25th, 2023


Sono molti i casi di errori giudiziari che ogni anno si registrano in italia a danno di persone e imprese. Questi errori sono frutto di una malagiustizia, che mette a rischio la libertà delle persone e anche per molte imprese. Casi di persone ingiustamente detenute, oppure casi di imprese che sono finite nelle maglie della giustizia, sono tante. In alcuni casi imprese con una certa consistenza, finite nei guai giudiziari, hanno visto prima fallire le aziende per poi essere assolte.

Al 30 settembre 2018 – come spiega nella sua analisi errorigiudiziari.com – si sono registrati oltre 27.200 casi: in media, 1007 innocenti in custodia cautelare ogni anno. Il tutto per una spesa che sfiora i 740 milioni di euro in indennizzi, per una media di 27,4 milioni di euro l’anno. I dati più recenti comunicati dal Ministro della Giustizia si fermano al 30 settembre 2018: i casi di ingiusta detenzione sono 856, per una spesa complessiva in indennizzi di cui è stata disposta la liquidazione pari a 29.539.084,44 euro.

In uno stato democratico come l’Italia, la giustizia dovrebbe funzionare perfettamente. Purtroppo di persone e imprese che sono state distrutte da casi di ingiusta detenzione o ingiusto sequestro di imprese, se ne registrano molte. Il problema che il percorso per arrivare all’assoluzione sono lunghi, e i costi da sostenere per dimostrare l’innocenza sono elevati. Quindi diventa un danno psicologico e morale altissimo. Anche dopo la fine di tutta la fase dibattimentale, per queste persone il percorso di vita è già stato leso e il recupero psicologico diventa difficoltoso. In Italia ci vuole una riforma della giustizia sana capace di evitare questi errori che costano cari.