ROMA- Oggi tutti col fiato sospeso in attesa di quello che succederà in Inghilterra, dove i cittadini sono chiamati ad esprimersi col referendum se rimanere o uscire dall’Europa. Il popolo inglese non si è fatto intimorire più di tanto dai proclami di un disastro annunciato se si uscisse dall’Europa. E no, perché i sondaggi danno l’uscita dall’Europa in vantaggio rispetto a chi vuole rimanere. I punti percentuali sono tanti, quasi dieci, segno che gli inglesi non vogliono saperne di questa Europa.
Come dargli torto. Se guardiamo in casa nostra, tutti danno ragione ai cittadini della corona. Infatti da noi, dopo la venuta dell’euro, siamo diventati tutti una massa di “pezzenti”. Siamo andati indietro invece di migliorare. Un salasso che ha portato il popolo italiano ad avere una percentuale di cittadini, quasi 18 milioni, che ha rinunciato a curarsi perché non ha soldi per farlo. Anche perché lo stato ha tagliato i fondi alla sanità e ormai curarsi è veramente un’impresa impossibile.
Non solo, ci siamo ritrovati con quattro mostri in casa, che facendo comunella tra di loro, hanno portato il bel paese verso la rovina a favore invece dell’interesse di lobby di potere che poco importa dei bisogni dei cittadini. Europa, politici, equitalia e banche, sono diventati un gruppo di potere capace di annientare le prospettive dei cittadini italiani. Insieme hanno determinato la sconfitta di un popolo che è stato capace di ricostruirsi dopo la fine della guerra, mentre nell’era moderna si sta catapultando verso il decesso. Tutta per colpa di un sistema europeo che ha determinato la fine di un paese che ha sempre saputo camminare con le sue gambe. Il gruppo determinato da un insieme di poteri simili, ha fatto sì che tutto fosse reso difficile da un’Europa che guarda poco alle esigenze dei popoli e molto ai soldi e alle finanze.
Allora non ci lamentiamo se gli inglesi diranno no all’Europa. Hanno pienamente ragione e non credono nel sistema unitario del vecchio continente. Come non ci crede una buona parte degli altri paesi che sono entrati nell’euro, perché sono ostaggi di un sistema politico che tutela l’Europa ma distrugge gli interessi dei suoi cittadini. Se ci fossero tanti referendum simile a quello inglese, sono più che convinto che in un giro di pochi mesi l’Europa unita sarebbe un vecchio e brutto ricordo. L’euro ha generato solo povertà, e questa povertà ormai non la vuole più nessuno.