ROMA- Chi ha giovato dell’euro sono stati solo i parlamentari, perchè all’indomani della sua messa in circolazione portarono i loro stipendi da 13 milioni a tredicimila euro, per il resto l’euro è stata una catastrofe peggio della seconda guerra mondiale.
Non si può dire che la situazione che stiamo vivendo non possa essere attribuibile all’euro. Con l’euro il nostro paese ha perso parte della sua consistenza economica ed è piombato nella miseria. I numeri sono chiari, ad oggi gli italiani hanno perso il 50% del loro potere di acquisto, e questo è successo poco dopo l’introduzione della moneta unica.
Per ora sembra che tutto vada bene, ma solo nella mente di chi ha voluto l’euro, ma la circolazione di difficoltà insuperabili gira a pieno ritmo nelle realtà locali, lì dove la situazione è più grave. I politici europei non sono altro che uomini e donne al servizio delle lobby. Non si spiega diversamente, poiché gli unici ad avere sostegno sono le banche e i gruppi finanziari.
Il dato più rilevante è il tasso di povertà che si è diffuso rapidamente in tutti i ranghi di quella società che prima viveva bene e manteneva in vita i consumi interni. L’Italia è spaccata in due, ma in entrambi ci sono situazioni di difficoltà che spingono alla povertà assoluta in breve tempo. La mancanza di certezza lavorativa sta demolendo anche quel minimo interesse verso il domani. Lo sbando si registra sia tra i giovani sia nei capi famiglia.
Con la venuta dell’euro tutto è diventato impossibile. Ma quello che più preoccupa è la schiavitù lavorativa che ha portato l’euro. Oggi il lavoro non c’è, ma quel poco che si trova è indirizzato alla schiavitù, dove si lavora dodici ore al giorno per raccogliere 600 euro al mese. Come ho detto all’inizio, solo i politici hanno giovato dell’euro, e mentre per loro ci sono stati gli aumenti subito e senza ostacoli, per gli italiani il milione e duecento mila lire sono diventati seicento euro e sono rimasti tali, e con seicento euro non si può vivere in nessun modo. L’euro ha proiettato l’Italia verso la schiavitù e la povertà, ma al momento nessuno reagisce a questa apocalittica situazione.
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