Primavera 2019. Viserbella, frazione del comune di Rimini. Il cantautore Fabio Concato, in un fine settimana di maggio, fa ritorno nella località sul Mare Adriatico dove da bambino e , fino all’adolescenza, ha trascorso le vacanze estive, per tenere un concerto. Svegliatosi all’alba, l’artista decide di uscire dall’albergo in cui risiede per recarsi presso la vicina spiaggia libera e fare una passeggiata in riva al mare. Arrivato, siede sul bagnasciuga, guardando il mare, quando viene avvicinato da un cane. “Pottyyyy!…Potty, ma cosa fai?…lascia in pace il signore, non infastidirlo!…”, urla una ragazza in tenuta da corsa, poi raggiunta dal suo fidanzato. “No, non preoccupatevi…il cane non mi infastidice, anzi, devo farvi i complimenti perché il vostro “fido” non è solo bello, col suo pelo bianco e nero così lucido e il musetto irresistibile, ma è anche simpatico e affettuoso…”, si complimenta il cantautore con la ragazza, che,riconosciutolo, dopo qualche istante di incertezza, si scusa: “Senta, non vorrei imbarazzarla,ma…lei, non è il cantante, sì, quello di “Domenica bestiale”?…”. “Sì, esatto, brava!…Sono proprio io…nessun imbarazzo, sono contento che mi abbia riconosciuto!…lei, è così giovane!..”, constata Concato. “Il fatto è che mio padre è un suo ammiratore e sono cresciuta ascoltando le sue canzoni!…”, spiega la ragazza, continuando: “Pensi che ,appena nata ,mi faceva ascoltare “Fiore di maggio” e che da allora mi ha sempre chiamata così…Io per lui non sono “Lucia”, Lucia è il mio nome, ma “Fiore di maggio!…”. “Non sa che piacere mi fa questa cosa…e per caso suo padre le ha spiegato il significato di questa canzone?…”, domanda l’artista incuriosito ed emozionato, cui Lucia fa cenno di no con il capo. “Ah, ma allora tocca proprio che glielo racconti…Era il 1984 ed io e mia moglie eravamo sposati da poco…d’estate tornammo qui per le vacanze…dico “tornammo”, perché io sono cresciuto qui…a Viserbella ho trascorso tutte le estati dall’infanzia all’adolescenza…con la mia famiglia alloggiavamo nella villa di mia nonna,che era una cantante lirica…la villa esiste ancora oggi…è a pochi minuti di auto da qui, ma ora è un grande albergo…Be’, quella estate di più di trent’anni fa non potrò mai dimenticarla, perché fu l’estate in cui venne alla vita mia figlia Carlotta…fu in quei giorni ,cioè ,che mia moglie rimase incinta…e, mi creda, noi lo sapevamo già senza saperlo…E’ andato tutto come racconto nella mia canzone…”Un passaggio da un gabbiano/Ti ha posato su uno scoglio/ed eri tu…”…Che ricordi, quanta dolcezza!…Voi siete giovanissimi, ma io vi auguro di vivere quanto prima un’emozione così bella e così grande…e di veder sbocciare, in una mattinata di primavera sul mare, il vostro “Fiore di maggio”!…”.
“A luglio nascerà la bimba di mia figlia Carlotta e la vivo come il segno della vita che va avanti, nonostante tutto. Tra biberon e pannolini, allegria e confusione, sarà una sferzata di energia mai così indispensabile come adesso. Mi emoziono solo al pensiero”. Così, il cantautore e musicista Fabio Concato, in un’intervista rilasciata un anno fa, in piena pandemia, nella quale annunciava la nascita, a distanza di qualche mese, della sua prima nipote. Nato a Milano, il 31 maggio 1953, da Luigi Piccaluga, rappresentante di occhiali con la passione per la chitarra e il Jazz, a sua volta figlio di cantanti lirici, i coniugi Piccaluga- Concato, e da Giorgina Sollai, giornalista e poetessa, diplomata al Conservatorio, si avvicina alla musica grazie al padre con cui ascolta cantanti Jazz come Gerry Mulligan e allo zio, famoso contrabbassista di livello internazionale. Poi, durante l’adolescenza, negli anni Settanta, scoperto il rock e la musica contemporanea e d’autore, costituisce ,insieme con gli amici Giorgio Porcaro e Bruno Graceffa , il gruppo cabarettistico de “I Mormoranti”, per cui scrive testi e musiche eseguite nel noto locale milanese di cabaret, il Derby. Notato dal produttore discografico Walter Guertler, che gli propone un contratto con l’etichetta Harmony, nel 1977 incide l’album “Storie di sempre“, contenente il singolo “A Dean Martin“, successo sia radiofonico che di vendite. Quindi, partecipato all’incisione dei cori del 45 giri “Ufo Robot/Shooting Star“,sigla iniziale e fianale del cartone animato “Atlas Ufo Robot“, e , registrate come interprete le canzoni “Procton” e”Rigel“, dopo aver inciso un nuovo disco per la Harmony, “Svendita totale“, nel 1979, passa alla Philips, per cui pubblica il singolo “Zio Tom”, ripreso poi nel 1990 da Mina nell’album “Ti conosco mascherina”. Tuttavia, la svolta arriva solo nel 1982 con il brano “Domenica bestiale“, contenuto nel disco “Fabio Concato”, presentato al Festivalbar e parte della colonna sonora del film di Marco Risi, “Vado a vivere da solo”, con protagonista Jerry Calà. Il successo della canzone fa dunque da traino a un altro album omonimo pubblicato nel 1984 , contenente i brani: “Ti ricordo ancora”, “Tienimi dentro te”, “Sexy Tango”, “Rosalina”, “Guido piano” e “Fiore di maggio”, quest’ultimo dedicato alla figlia Carlotta, avuta dalla moglie Elisabetta Pesarese, sposata nel 1980, primogenita, cui seguirà Giulia. Di nuovo in sala di registrazione per il disco “Senza avvisare“, nel 1989 registra una canzone dedicata al tema della violenza domestica sui bambini, per un organizzazione a difesa dei minori, aggiudicandosi il primo posto nella classifica dei singoli più venduti. Poi, inaugurato il decennio Novanta con la partecipazione alla 33° edizione dello Zecchino d’oro, in veste di autore della canzone “L’ocona sgangherona“, pubblica l’album di inediti “Giannutri“, contenente il brano “Speriamo che piova“, tra i più ascoltati. Pubblicata la prima raccolta ufficiale: “Punto e virgola“, nel 1992 incide il disco “In viaggio“, apprezzato dal pubblico e dalla critica, cui seguono gli album: “Vita quotidiana“, contenente, tra i duetti, “Chiama piano“, canzone cantata con Pierangelo Bertoli, “Scomporre e ricomporre“, reincisione di brani già noti, accompagnati dall’inedito “Troppo vento” , “Blu” e “Fabio Concato“, contenente,quest’ultimo, la canzone “M’innamoro davvero“, incisa in coppia con José Feliciano. Nel 2001, partecipato al Festival di Sanremo con “Ciao ninìn“, pubblica l’album “Ballando con Chet Baker“, improntato a sonorità Jazz, seguito dal primo disco live “Voilà” e dalla collaborazione con Samuele Bersani, insieme con il quale incide il brano “Binario 3″. Nel 2007, dopo una tournée con Anna Oxa, dal titolo “Viceversa Tour“, in cui l’uno interpreta le canzoni dell’altro, torna sul palcoscenico del “Festival di Sanremo” con il brano “Oltre il giardino”, incentrato sul tema della disoccupazione e sulla difficoltà di ritrovare lavoro in età avanzata, cantandolo, nella serata dedicata ai duetti, con Michele Zarrillo. Successivamente, inciso il sigolo “Amico mio” per scopi benefici, insieme con il giovane cantautore Giancarlo Di Muoio, partecipa all’album della cantante brasiliana Ana Flora, con la quale registra una versione riarrangiata di “Rosalina” e l’inedito “L’aquilone“. Nel 2012, incisi i singoli “Tutto qui” e “Un trenino nel petto”, pubblica il disco di inediti “Tutto qua“, a quattro anni dal quale segue “Non smetto di ascoltarti“, album registrato con il pianista Julian Oliver Mazzariello e con il trombettista Fabrizio Bosso, contenente cover della musica italiana e suoi brani con arrangiamenti Jazz. Rivisitate, sempre in chiave Jazz, con gli arrangiamenti di Paolo di Sabatino, alcune canzoni dell’album “Gigi“, dedicato al padre, nel 2018 riceve il premio “Note da Oscar”, per la sezione “canzoni nel cinema”, nell’ambito del Festival Alessandro Cicognini, per poi prendere parte ,con un cameo nel ruolo di se stesso, al film di Paolo Sorrentino “Loro1”. Inciso e pubblicato nel marzo 2020, in piena pandemia,il singolo “L’umarell”, cantato in dialetto milanese , come omaggio alla sua città duramente colpita dal Covid19, nel dicembre dello stesso anno, riceve l’onorificenza Ambrogino d’oro per aver devoluto in beneficenza i proventi del brano. Ospite, di recente, nel programma in onda su Rai Tre, “Via dei Matti n.0″, condotto dal compositore, pianista e cantante Stefano Bollani, della musica ha detto: “E’ uno strumento di divulgazione potentissimo. La canzone, poi, è un messaggio musicale metabolizzato dal cuore. Per il futuro mi piacerebbe molto fare un nuovo disco di inediti, però mi piace anche programmare i concerti. Il concerto ,con tutto quello che gli gira intorno: gli incontri , gli spostamenti, gli equivoci sono ancora la parte più divertente del mio lavoro, mentre la scrittura è divertente anche quella, però ,se non viene non viene. Quando arriveranno delle cose nuove, le fermerò in un disco e così significherà che era il momento, ma adesso la mia priorità è continuare ad essere in giro, continuare a cantare e portare la mia musica alla gente”.