Categories: Cronaca

acevano entrare illegalmente calciatori della costa d’avorio, 3 arresti

PARMA -Nella mattinata di oggi, personale dello Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Parma con l’ausilio del personale della Squadra Mobile di Milano e del Reparto prevenzione Crimine “Emilia Romagna Occidentale” hanno dato esecuzione all’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Parma dr. Alessandro Conti, su richiesta del Sost. Proc. dr.ssa Lucia RUSSO, a carico di:
ritenuti, a vario titolo, responsabili dei reati di cui agli artt. 12 comma 3 lett. d) D.Lgs. 286198; 48, 479 e 480 c.p., poiché, consentivano l’ingresso clandestino in Italia di 5 minori originari della Costa d’Avorio da avviare al mondo del calcio professionistico italiano, producendo falsa documentazione attestante falsi rapporti di parentela tra i minori stessi e cittadini Ivoriani regolarmente soggiornanti in Italia ed ottenendo, in questo modo, prima il rilascio del Visto di ingresso e poi il rilascio del permesso di soggiorno per ricongiungimento familiare.
Nel corso dell’operazione sono state, altresì, eseguite, nella città di Parma, perquisizioni locali a carico dei medesimi destinatari di misura e di altri 5 indagati in stato di libertà, nell’ambito del medesimo, identificati in: D.B. classe ’63; A.G. classe ’66; C.D. classe ’81; G.T.P. classe ’80; D.H.J. classe ’80 che hanno consentito di rinvenire e sequestrare documenti di identità riconducibili ai giovani calciatori, numerosa documentazione relativa al rilascio dei loro titoli di soggiorno, oltre a denaro contante e supporti telefonici ed informatici.
Sempre su delega del PM procedente, sono state operate perquisizione nella città di Milano, presso i domicili di due dei minori illegalmente introdotti in Italia – G.A.D. classe ’96 e G.Z.W.D. classe ’00 – i quali, nel frattempo, sono stati ingaggiati presso una società calcistica professionistica.
L’attività di indagine, condotta dagli investigatori dello SCO e della Squadra Mobile di Parma, trae spunto da una nota pervenuta tramite il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, dall’Agenzia CEOP (Child Exploitation and Online Protection), dipendente dalla National Crime Agency (NCA) britannica, attestante la presunta esistenza di un traffico di giovanissimi calciatori introdotti in Italia con falsi documenti.
Le preliminari verifiche svolte dagli investigatori consentivano di identificare negli odierni indagati, i partecipi del presunto traffico segnalati e di individuare i 5 minori introdotti illegalmente in Italia: si accertava, in particolare che 3 di loro, di età compresa tra i 13 ed i 17 anni, erano alloggiati presso l’abitazione di DRAGO Giovanni Damiano e che erano stati avviati alla carriera calcistica, attraverso, alcune scuole calcio e selezioni giovanili della provincia di Parma.
Alla luce di tali preliminari riscontri, venivano prontamente avviate approfondite indagini che consentivano di comprovare con assoluta evidenza l’effettiva dedizione degli indagati ad attività finalizzate al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di giovani calciatori talentuosi di origine ivoriana da avviare alla carriera nel mondo professionistico italiano.
In particolare si riusciva a ricostruire l’organizzazione dell’attività criminosa:
La complessa attività investigativa consentiva di individuare, per ciascuno degli odierni indagati, un preciso ruolo: DRAGO Giovanni Damiano, con l’ausilio di ABDOURAMAN Kone, suo uomo di fiducia e trait d’union con i veri genitori in Africa, si occupava di tutte le fasi precedentemente descritte, dalla selezione in Costa d’Avorio alla collocazione nei club di calcio italiani; GNOUKOURI Gnoukouri Yves Demoya, finto genitore insieme alla moglie D.H.J. di G.A.D. e G.Z.W.D., agiva anche in autonomia per procacciare i finti documenti per i due giovani; A.G. e D.B., genitori di DRAGO Giovanni Damiano, si occupavano della gestione quotidiana dei minori alloggiati presso la loro abitazione, infine, C.D. e G.T.P., finti genitori dei tre minori, secondo le direttive loro impartite da DRAGO Giovanni Damiano, attendevano alle formali incombenze ricadenti sugli esercenti la potestà genitoriale (iscrizione a scuola, sottoposizione a vaccini, ecc.);
Al termine della redazione degli atti di rito, i tre soggetti destinatari di misura cautelare, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Parma.

Redazione

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