Fine della privacy in Italia: l’Europa vuole sapere ogni cosa | Le tue foto più intime finiranno online

Caos con la questione della privacy in Europa

Caos con la questione della privacy (Fonte: Canva) - www.quotidianoitalia.it

Veramente è la fine della privacy in Italia dopo la richiesta dell’Europa? Facciamo chiarezza in merito.

Il diritto alla privacy è un diritto fondamentale che viene riconosciuto da molte normative internazionali e molte costituzioni, come possiamo leggere nell’articolo 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e nel Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell’Unione Europea.

Questi garantiscono a ogni cittadino il controllo sui propri dati personali e sulla vita privata, proteggendola da controlli non autorizzati. Sicuramente nell’attuale era digitale che stiamo vivendo, il concetto vero e proprio di privacy sta diventando sempre più complesso, visto che sono gli utenti stessi ogni giorno a condividere contenuti sui social network, sulle app di messaggistica e in rete.

Navighiamo, condividiamo immagini, mandiamo messaggi, comunichiamo preferenze politiche e così via. Molti utenti raramente leggono le varie informative sulla privacy che spiegano in che modo per esempio i social network condividono i vostri dati.

App di messaggistica come WhatsApp per esempio propongono importanti metodi legati alla privacy, come la crittografia end-to-end che garantisce al mittente e al destinatario di essere gli unici a leggere il messaggio, anche se di recente non sono mancate le critiche per la condivisione di dati con Meta, per l’addestramento dell’Intelligenza Artificiale. La situazione quindi era già abbastanza delicata di per sé, eppure dopo questa decisione, la fine della privacy in Italia, per volere dell’Europa potrebbe essere vicina?

Il controllo della nostra vita

Già di per sé quindi, il controllo dei nostri dati non è sempre tutelato dai social o dalle app di messaggistica, per non parlare delle tracce che lasciamo mentre navighiamo. Per questo motivo consci di tutto ciò, dovremmo attivare le giuste strategie affinché il diritto alla nostra privacy venga rispettato e difeso, visto che la nostra identità digitale è sempre più esposta. Soltanto con la consapevolezza si può agire con prudenza, imparando quindi a condividere meno della nostra vita.

Anche perchè, immaginate un sistema che analizza le vostre chat, le vostre foto, i vostri audio e i vostri video senza il vostro consenso: sarebbe una situazione abbastanza inquietante, degna di una trama di qualche film distopico visto nel corso degli anni, non è vero? Eppure tutto ciò potrebbe essere realtà e se da una parte i delinquenti avrebbero vita breve, dall’altra, anche i cittadini onesti potrebbero non essere più liberi di condividere più nulla, visto che la loro privacy potrebbe essere violata. Spieghiamo meglio nel dettaglio cosa sta succedendo.

 

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Addio alla privacy online

Dopo aver letto la notizia di questi giorni, in molti si sono chiesti se i cittadini dovranno dire realmente addio alla privacy in Italia, dopo la proposta Europea? Come spiegato da camillabrossa dal suo profilo Instagram: “L’Unione Europea sta spingendo per approvare Chat Control: una legge che permetterebbe di scansionare e leggere TUTTE le nostre chat private. Anche quelle criptate su WhatsApp, Signal o Telegram…”.

La discussione è reale e soprattutto di questi giorni. Se da una parte l’idea è nobile, visto che i controlli avverrebbero per individuare e bloccare la diffusione di contenuti pedopornografici ai danni dei minori e tentativi di adescamento online, dall’altra sorgono molti dubbi dagli utenti social, in quanto si sono chiesti se questi controlli potrebbero generare anche falsi positivi, inoltrando quindi segnalazioni su chat innocue di ignari cittadini alle forze dell’ordine? La questione è aperta: e voi cosa ne pensate?