È iniziato il conto alla rovescia delle decisioni del governo Draghi sulle riaperture. Da qui a cinque settimane avremo risposte delucidanti sulle scelte prese. Consideriamo le riaperture un esperimento, solo tale possono essere considerate, poiché i numeri dei contagi non sono quelli da riaperture felici.
Il governo, spinto dall’ala liberista, ha deciso di riaprire gradualmente il paese. Un azzardo di non poco conto, visto che la situazione è ancora molto critica, e i contagi sono sempre sui 15-18mila contagi quotidiani, oltre ai decessi che non si sono mai fermati e anch’essi hanno numeri spaventosi.
Nonostante ciò, il governo ha deciso di ricominciare parlando di un “rischio calcolato”. Un rischio che molti italiani già si fanno, visto come è andata a finire la scorsa estate. Fra cinque settimane si avranno anche risposte in merito ai vaccini. I responsi arriveranno da Israele, Gran Bretagna e San Marino, paesi dove le vaccinazioni sono molte avanti e tutti hanno deciso di riaprire togliendo le restrizioni che c’erano finora. Da questi paese si avrà la risposta sull’efficacia del vaccino, poiché riaprendo e togliendo anche l’obbligo delle mascherine, la risposta dovrebbe essere più che chiarificante. Dopo queste cinque settimane potremo dire se le scelte sono state sagge oppure abbiamo perso un’altra partita. Ma solo la morte del virus può portare alla vittoria definitiva e l’uscita dall’incubo.