Sab. Giu 10th, 2023

Primavera 2023. Napoli, quartiere Borgo Santa Lucia. In una mattinata di inizio maggio  dal tempo ancora incerto e variabile, in  un vicolo del Pallonetto, due signore, Anna e Antonietta, dirimpettaie e amiche di lunga data, chiacchierano affacciate ai balconi dei rispettivi palazzi.

“Annare’, buongiorno!, come andiamo oggi?…”, domanda Antonietta all’amica.

“Eh, come andiamo, Antonie’?…andiamo!…Stamattina ho fatto la lavatrice…si è rotta!…Mio marito ha detto che non si può riparare e , quindi, la dobbiamo cambiare…Eh, Antonie’, per questo mese si prevede un’altra spesa extra…Solo una settimana fa, abbiamo cambiato la caldaia…Qua , di questo passo, arriveremo a  cambiare  un elettrodomestico al giorno!…”,risponde Anna, con tono ironico.

“Annare’, sai qual è il fatto?…è che questi aggeggi moderni sono troppo complicati…Le lavatrici dei tempi nostri erano semplici e si rompevano di meno…O forse, che ti devo dire,  saremo noi che le rompiamo, perché non le sappiamo usare!…”, sdrammatizza Antonietta, cambiando argomento: “Certo pure le stagioni non sono più quelle di una volta!…Ti ricordi quando eravamo  giovani?…di questi tempi c’era sempre il sole…e dalle finestre entrava un vento profumato di mare…invece, adesso, la primavera è sempre nuvolosa e umida…Infatti, un giorno sì e l’altro pure, il mal di schiena si fa sentire…Non so quanti rimedi ho provato finora!…La prossima settimana, mia nuora mi ha prenotato una visita da un ortopedico…dice che devo fare la fisioterapia…Ma… sarà?…secondo me sono solo gli acciacchi dell’età…Ah, beata gioventù!…A proposito, ma tuo nipote Massimiliano, poi che ha deciso di fare, parte?…”.

“Eh, Antonietta mia, che argomento hai toccato!…”, esclama con tono dolente e risentito, la signora Anna, continuando: “L’altro giorno, quando mi è venuto a trovare, mi ha dato la notizia che un’azienda, dopo un colloquio, l’ha assunto…Io ero tutta felice, finché non mi ha detto che l’azienda in questione è in Spagna!…Insomma, per fartela breve, Annarella mia, tra una settimana, il tempo di sistemare tutte le cose burocratiche, e se ne parte!…Si trasferisce e chi lo vede più!…Io dico, ma è cosa che uno si cresce un nipote per venticinque anni e quello poi se ne va via e non lo vedi più?…”.

“Eh, mo’, Annare’, non esagerare, non  fare la melodrammatica!…tuo nipote parte per andare a lavorare, mica per andare al fronte!…E poi, siamo nel 2023, nell’era di Internèt, dei Sociàl…ci stanno le videochiamate, così le distanze si accorciano…Tu pensa che io , mio figlio che sta a Milano, lo vedo e lo sento più adesso di quando viveva qua in casa con noi, che tra il lavoro, gli amici, il calcetto e la fidanzata non c’era mai!…Annare’, l’importante è che lavori e che si faccia un avvenire…Poi, la Spagna mica è lontana…Vorrà dire che tuo nipote, quando potrà, prenderà un aereo e comodo comodo ti verrà a trovare…Magari vai pure tu là, così, per l’occasione,  ti giri pure un poco la Spagna, che noi, nella nostra vita, con tutti i sacrifici fatti per risparmiare e per far studiare figli e nipoti, non ci siamo mai mosse da Napoli, se non per andare a Ischia a fare i fanghi d’estate!…”, cerca di rincuorare Anna, l’amica Antonietta.

“Eh, Antonie’, tieni ragione, ma il fatto è che mi devo abituare all’idea, perché mio nipote, al contrario di tuo figlio, fin da piccolo è  stato sempre qua , a casa mia, perché sia  la  mamma  che il padre lavoravano…Va bene!, vorrà dire che cercherò di farmene  una ragione…Anzi, sai che cosa faccio per non pensarci troppo?…a settembre mi iscrivo al corso di balli caraibici che organizza la palestra qua sotto…Che dici, Antonie’, ti volessi iscrivere anche tu, così andiamo insieme il pomeriggio?…”, domanda Anna all’amica, che, prontamente, risponde.

“Annare’, ma tu che dici?…con l’artrite al ginocchio che tengo, le uniche cose che possono ballare sono giusto le mie ossa!…Io, al massimo ti posso accompagnare… ti posso fare da pubblico, così ti dico se sei brava o no…Piuttosto,per distrarti e non pensare troppo a tuo nipote, non sarebbe meglio guardare una bella trasmissione comica alla televisione!…A me sai chi mi fa ridere assai?, quell’attore di Napoli, quello che ha partecipato al programma di Carlo Conti “Tale e Quale Show”…aspe’, come si chiama?…ah, sì,Francesco Paolantoni!…è un attore troppo bravo…è simpaticissimo!…a me, me fa muri’ dalle risate !…”, suggerisce Antonietta all’amica Anna, chiosando: “Annare’, amica mia, secondo me, l’ironia e la simpatia di Paolantoni sono proprio quello che ti ci vuole per scacciare la tristezza e vincere il dolore!…”.

“Ero un bambino solare e affettuoso, ma avevo sempre questo senso di inquietudine di fondo. Temevo che mio padre potesse andarsene sempre da un momento all’altro, perché aveva già il cuore malandato. Alla fine morì quando avevo 20 anni, due anni dopo se ne andò anche mia madre e mia sorella andò via di casa. Mi ritrovai da solo, all’inizio della mia carriera, in cui guadagnavo ancora poco e dovevo sostenere le spese di una casa grande”. Così, l’attore e commediografo Francesco Paolantoni, raccontava di sé e della sua infanzia in un’intervista rilasciata nell’ottobre del 2022 alla conduttrice e giornalista Serena Bortone, nella trasmissione pomeridiana di Rai Uno “Oggi è un altro giorno”.

Nato a Napoli, il 3 marzo 1956,  da madre napoletana e da padre marchigiano, vive un’infanzia e un’adolescenza segnate  dalla preoccupazione per le condizioni precarie di salute del padre e dal timore della possibile scomparsa di quest’ultimo, poi avvenuta a metà degli anni Settanta, quando poco più che ventenne, a  due anni di distanza, affronta anche la morte della madre.

Quindi, rimasto solo in casa, dopo il trasferimento della sorella, porta avanti e conclude con fatica, ma con determinazione,  i suoi studi teatrali e di recitazione, intrapresi presso la Scuola d’Arte Drammatica del Circolo artistico partenopeo, per poi dedicarsi per un decennio al Teatro, lavorando in diverse compagnie.

Tuttavia, fra  il 1981 e il 1986, esordisce anche nel Cinema, interpretando ruoli corali e di “carattere” in film drammatici come : “La caduta degli angeli ribelli”, diretto da Marco Tullio Giordana e commedie quali: “Blues metropolitano” di Salvatore Piscicelli, in cui impersona un barista.

Successivamente, fra la fine degli anni Ottanta e la prima metà dei Novanta,  torna in teatro, portando in scena insieme con Stefano Sarcinelli allo Zelig di Milano lo spettacolo “Fame, saranno nessuno”, classificatosi primo al Festival di GrottamareCabaret amore mio”, esperienza cui alterna un’ interpretazione nel film “Fatalità” di Ninì Grassia, per poi  collaborare con il collega e amico  Vincenzo Salemme  alla scrittura della commedia, cui prende parte anche come attore: “La gente vuole ridere”.

Nello stesso periodo, debuttato anche in televisione, partecipa ai varietà Rai e Odeon Tv: “Indietro tutta!”, condotto da Renzo Arbore, in cui,  durante alcune parodie, ricopre il ruolo di “Cupido”,”Fate il vostro gioco”,Banane”, “Tirami su”, “Telemeno” e “Sportacus”, trasmissioni, queste ultime, nelle quali sigla un’intesa artistica e un sodalizio con i colleghi Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti.

L’affermazione e la vasta popolarità , però, arrivano solo con i programmi TV Mediaset e Rai, “Mai dire Gol”, condotto dalla Gialappa’s Band ,“Quelli che il calcio”, presentato da Fabio Fazio  e “L’ottavo nano” ideato da Serena Dandini, che ne è anche la conduttrice, e da Corrado Guzzanti.

Nuovamente in Teatro fra il 1996 e il 2001, con lo spettacolo “Io e lui”, scritto ancora una volta  da Vincenzo Salemme e, interpretato insieme con l’amico Giobbe Covatta, e con le commedie  “The School of  the Art of De Lollis” e “Killer” , scritte con Paola Cannatello e con Vincenzo Salemme, non trascura il set cinematografico, interpretando ruoli ora brillanti ora drammatici, nelle pellicole: “L’amore molesto” di Mario Martone, “Hotel paura” di Renato De Maria, “Baci e abbracci” di Paolo Virzì, “Terra bruciata” di Fabio Segatori e “Liberati i pesci!” di Cristina Comencini, film quest’ultimo con cui si aggiudica una candidatura al premio Nastro d’Argento come “miglior attore non protagonista”.

Dal 2005 al 2009, ancora protagonista a teatro di testi di cui è co-autore e attore, come : “Jovinelli varietà” , scritto con Serena Dandini,  “Che fine ha fatto il mio io?”, scritto con Paola Cannatello, “Hotel Desdemona”, “Compagnia Totò”, “La concessione del telefono”, tratto dal romanzo omonimo di Andrea Camilleri, e diretto da quest’ultimo insieme con Giuseppe Dipasquale,  e di  commedie del repertorio classico napoletano, quali: “Uomo e galantuomo” ed “Eduardo al Kursaal”, di Eduardo De Filippo  e “Miseria e nobiltà” di Eduardo Scarpetta , sul grande schermo è tra gli interpreti delle pellicole: “Bimba-E’ clonata una stella”, film esordio alla regia di Sabrina Guazzanti, “Il segreto del successo” di Massimo Martelli, “Totò Sapore e la magica storia della piazza” di Maurizio Forestieri e “A sud di New York” di Elena Bonelli.

Caratterista in pellicole comiche, quali:  “Andiamo a quel paese” di Salvatore Ficarra e Valentino Picone, “A Napoli non piove mai” di Sergio Assisi, “Vengo anch’io” di Nuzzo e Di Biase, “Una festa esagerata” di Vincenzo Salemme e “La reliquia” di Paolo Martini, negli ultimi dieci anni ha raccolto un largo consenso di pubblico, partecipando a serie Tv di successo come “Un posto al sole”, Cugino e cugino” e “La mia casa è piena di specchi”, dirette entrambe da Vittorio Sindoni,  e a  trasmissioni Tv Rai  come : “Tale e quale show”, varietà condotto da Carlo Conti durante il quale stringe un  sodalizio artistico con  l’attore Gabriele Cirilli, con cui si esibisce in diverse imitazioni di personaggi celebri della musica e del varietà , “Che tempo che fa”, presentata da Fabio Fazio , “Made in Sud” e “Stasera tutto è possibile”, condotte da Stefano De Martino.

Attualmente in palcoscenico con “O…Tello…o io”, spettacolo ispirato alla commedia dell’Arte, basato sul meccanismo del “teatro nel teatro”, che  racconta le disavventure di una compagnia amatoriale, superato nel 2022 un periodo di degenza per via di alcune fratture riportate a causa di un incidente, di sé e delle alterne vicende vissute sin qui nella sua vita, sempre nella medesima intervista a Serena Bortone,  ha detto: “Per superare quelle preoccupazioni e quel dolore, con il tempo, mi sono fatto una corazza. Sono diventato abbastanza ironico e autoironico, quel dolore ce l’ho sempre un po’ dentro, ma ho iniziato a capire che tutto si può affrontare con forza e ironia. Quando passi qualcosa di così pesante, capisci davvero che tutto diventa più sopportabile”.

N.B. Si precisa che i fatti raccontati sono frutto di una ricostruzione fantasiosa della giornalista , pur traendo spunto da dati biografici reali.

Per la biografia, citazioni e fonti: sito ufficiale dell’artista: Wikipedia, dichiarazioni di Francesco Paolantoni nell’articolo “Oggi è un altro giorno, Francesco Paolantoni e la morte del padre: “Dolore immenso mi sono fatto una corazza” pubblicato da Redazione su Leggo.it del 25 ottobre 2022, che riprende un’intervista dell’attore, rilasciata a Serena Bortone nella trasmissione  di Rai Uno “Oggi è un altro giorno” nello stesso giorno.