Gaza, Albanese elogia le proteste in Italia | Mobilitazione senza precedenti: “Non solo un gesto simbolico”

Francesca Albanese - QuotidianoItalia.it (Screenshot video YouTube)
Francesca Albanese ha voluto elogiare le ultime proteste che si sono verificate in Italia, in merito a quanto sta accadendo a Gaza
Le proteste che si stanno verificando, da qualche giorno, nel nostro Paese trovano molto d’accordo Francesca Albanese. Quest’ultima, d’altronde, non ha mancato l’occasione per ribadirlo ancora una volta.
Dopo le polemiche nate nell’aver lasciato la trasmissione “In Onda” per andare a rilasciare una intervista al podcast “Tintoria”, la giurista specializzata in diritti umani ne ha parlato nel corso di un incontro pubblico ai Giardini Luzzati (Genova).
Le proteste in Italia, quindi, per la Albanese rappresentano un qualcosa di molto significativo. A tal punto da emozionarsi nel vedere le persone scendere per strada. Un qualcosa senza precedenti.
Soprattutto soffermandosi sui blocchi stradali e ferroviari che si sono verificati in molte città italiane importanti come Milano e Roma. Sottolineando, inoltre, che coloro che restavano bloccati nel traffico scendevano dalle loro vetture per unirsi fisicamente alle manifestazioni.
Gaza, Albanese precisa: “La mobilitazione non è solo un gesto simbolico”
Questo tipo di partecipazione, che si sta diffondendo sempre di più nel nostro Paese, secondo la relatrice speciali delle Nazioni Unite non è altro che una unione di persone che vanno oltre le divisioni. Tanto da generare un momento di condivisione civile forte.
Queste sono alcune delle sue considerazioni a riguardo: “La mobilitazione non è solo un gesto simbolico, ma che resta un obbligo legale degli Stati. Intervenire per prevenire il genocigio, anche attraverso misure concrete, e non solo attraverso discorsi“.

Gaza, Albanese sulla Flotilla Global Sumud e non solo
In merito alla vicenda riguardante la Flotilla Global Sumud la Albanese ha voluto criticare il concetto di “garanzie di sicurezza” promesse dal governo italiano. Tanto da chiedersi cosa significhi, in concreto, proteggere gli attivisti.
Insieme a Silvia Salis, primo cittadino di Genova, si è soffermata a lungo su quanto sta accadendo a Gaza e della mobilitazione in Italia: “Un qualcosa senza precedenti. Solamente con il rispetto del diritto internazionale e della Convenzione per la prevenzione del genocidio si possono fermare le occupazioni, l’apartheid e le violenze contro i civili palestinesi“.