Gaza, Israele sotto pressione | Riconsegnati i corpi di tre soldati: due ex procuratori IDF arrestati per il caso Sde Teiman
Gaza, Israele resta sotto pressione - QuotidianoItalia.it (Screenshot video YouTube)
Gaza, Israele continua ad essere sotto pressione. Nel frattempo sono stati riconsegnati i corpi di tre soldati. Arrestati due ex procuratori
La tregua in Medio Oriente, con il passare del tempo, continua a restare appesa ad un filo. Nel frattempo arrivano importanti aggiornamenti da Tel Aviv: due figure di spicco della giustizia militare israeliana sono state arrestate.
Si tratta dell’ex procuratrice generale dell’IDF, la maggiore Yifat Tomer-Yerushalmi, e l’ex procuratore capo Matan Solomosh sono stati fermati dalla polizia. Le accuse nei loro confronti sono molto pesanti visto che si parla di ostruzione alla giustizia e non solo.
Si parla anche di insabbiamento in relazione alla fuga di notizie del video che mostrava presunti abusi nel centro di detenzione di Sde Teiman. I due sono stati individuati dopo qualche ora di ricerca nei pressi di Herzliya.
I due, come confermato da alcune fonti e media israeliani, avrebbero fornito resoconti falsi durante un’indagine interna. La conferma in merito arriva direttamente dal quotidiano “Times of Israel“.
Gaza, riconsegnati i corpi di tre soldati israeliani: gli ultimi aggiornamenti
Importanti aggiornamenti arrivano anche per quanto riguarda la riconsegna dei corpi. Hamas, infatti, ha restituito alla Croce Rossa i corpi di tre ostaggi. Si tratterebbe di tre soldati (come confermato dalle autorità di Tel Aviv) ritrovati in un’area controllata dall’esercito nei pressi di Khan Yunis. Si tratterebbe del colonnello Asaf Hamami, il capitano Omer Neutra e il sergente Oz Daniel. I tre soldati uccisi durante gli attacchi del 7 ottobre 2023 al kibbutz Nirim.
Le famiglie delle vittime sono state informate dopo che l’Istituto di medicina legale israeliano ha completato le analisi sui resti. Restano otto gli ostaggi deceduti ancora trattenuti nella Striscia. Dal punto di vista politico la situazione continua a restare tesa. Hamas, infatti, continua a chiedere ad Israele un passaggio sicuro per i miliziani nascosti nei tunnel di Rafah. Niente da fare per Tel Aviv che ha respinto con fermezza.

Gaza, il presidente USA Trump ammette che la tregua “non è fragile”
Nuove dichiarazioni da parte del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Quest’ultimo ha precisato che la tregua “non è fragile” ma “molto solida”. Un messaggio anche per Hamas: “Potrebbe essere eliminato immediatamente se non rispetta gli accordi”. Il numero uno americano ha rivelato che Washington sarà coinvolta nel processo contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Ricordiamo che quest’ultimo è ufficialmente imputato per corruzione. Trump lo ha protetto con queste dichiarazioni: “Vogliamo aiutarlo perché credo che sia stato trattato in modo ingiusto”.
