ROMA- In una vera democrazia i candidati sanno di essere eletti solo dopo che i cittadini si sono recati alle urne. In Italia purtroppo la stragrande maggioranza dei candidati 30 giorni prima che i cittadini si recano al voto, sanno già di essere eletti.
Prima la legge elettorale fatta da Berlusconi, poi oggi quella fatta da Renzi, consente ai candidati di sentirsi già seduti sulle poltrone dorate del parlamento nonostante i cittadini ancora non abbiano votato. È chiaro che la legge elettorale è studiata a tavolino per consentire ai capi partito di decidere chi candidare per circondarsi solo di uomini e donne di fiducia. Una legge elettorale che fa comodo a tutti indistintamente.
Purtroppo la nostra repubblica, da quando c’è questa politica, non esprime più a pieno il diritto di voto come dovrebbe essere. Le scelte fatte a tavolino impongono i cittadini a non avere altre scelte, e dare un voto è semplicemente decidere quale partito deve governare, il resto, ancora una volta, lo fanno chi ha fatto la legge elettorale.
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