PALERMO – Una triste vicenda di un professionista palermitano accusato di violenza sessuali nei confronti di una sua paziente. A finire agli arresti domiciliari è Biagio Adile, 65 anni, gicecologo, che dovrà rispondere di violenza sessuale nei confronti di una donna.
Durante le deposizioni, avvenute in presenza di una psicologa e di un’interprete di lingua araba, la donna ha raccontato di soffrire di gravi problemi ginecologici che in Tunisia l’avevano costretta a subire tredici interventi senza ottenere risultati validi. Per questo motivo si è rivolta all’indagato. Ma il primo atto di violenza è accaduto nello studio privato del ginecologo nel dicembre del 2016. Poi lo stesso indagato propose alla donna di effettuare una ecografia gratuita presso un suo amico che lavorava in ospedale. La donna, sospettando che si sarebbe potuta ripetere la violenza, ha portato il cellulare per filmare la visita e riprendere gli abusi.
Le indagini sono state coordinate dal pm Giorgia Righi e dall’aggiunto Ennio Petrigni, e si sono avvalse della consulenza tecnica di un perito della Procura che ha estrapolato la registrazione che ha fornito riscontri alle accuse. Le indagini non si sono fermate e stanno cercando di accertare se il ginecologo abbia violentato anche altre donne.
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