Tutti ben ricordano quel siparietto tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini con quel “che fai mi cacci”. Infatti si rivelò tale, poiché poco dopo Fini lasciò il PDL per costruire un suo contenitore politico con FLI, quel Futuro e Libertà che doveva sostituire Alleanza Nazionale. Operazione politica che non riuscita a Fini, tanto che alle elezioni politiche del 2013 il suo partito non entra in parlamento e, di fatto, lo stesso Fini non ottenne i voti necessari uscendo dalla scena politica italiana.
Dopo questo momento, la destra, quella che arrivava dal vecchio Movimento Sociale, che poi ebbe la svolta di Fiuggi con la nascita di Alleanza Nazionale, finiva miseramente. Fini aveva commesso un grosso errore: cedere le chiavi di AN a Berlusconi entrando nel PDL. Da qui la fine di un partito che contava un buon 11% di consensi prima di entrare nel PDL.
La fine di AN ha portato molti dei suoi elettori a dare fiducia al M5S ma, nel frattempo, l’unica superstite di AN, che non aveva voluto entrare sia nel contesto politico di Fini sia in altri contesti che volevano ricreare quella destra ormai inesistente, diede vita a Fratelli D’Italia. È stato fondato il 21 dicembre 2012 da Ignazio La Russa, Giorgia Meloni e Guido Crosetto. Inizialmente nessuno ha creduto al progetto politico di Giorgia Meloni. Però si capisce subito che si voleva dare una rivincita al progetto AN. Alle elezioni politiche del 4 marzo 2018, il partito si presenta in coalizione con Forza Italia, Lega Nord e Noi con l’Italia – UDC, ottenendo il 4,35% e 32 seggi alla Camera e il 4,26% e 18 seggi al Senato.
A distanza di tutti questi anni Fratelli D’Italia è tra i big dei partiti italiani, superando sia la Lega di Matteo Salvini sia Forza Italia di Silvio Berlusconi, superando nei sondaggi il 20% dei consensi. È rimasta ancorata al centrodestra, ma nei vari governi che si sono formati, è rimasta sempre all’opposizione mantenendo fede al mai col PD e M5S. Posizione che gli ha dato la possibilità di passare dal 4% al 20% e più di consensi nei vari sondaggi. Questo consenso è frutto di una rivincita personale di Giorgia Meloni e dell’intero partito, che ha saputo coniugare le varie idee di destra moderata figlie della Veccia AN, e guardare con attenzione a quell’elettorato di Alleanza Nazionale, che dopo lo sbandamento avuto con la fine di AN, sta trovando casa nelle idee politiche di Fratelli D’Italia. Una sorta di ritorno a casa per tutti quegli elettori di destra che non sapevano a chi dare i voti una volta finita AN. Con le percentuali che ha raggiunto oggi Giorgia Meloni, dimostra come quell’elettorato orfano della destra oggi confluisce in Fratelli D’Italia che, ormai, si è presa la leadership del centrodestra riscattando l’ingloriosa fine di AN.