Giornalisti sotto attacco perché raccontano i fatti

NAPOLI- Siamo arrivati ad un punto di non ritorno: evidentemente a qualcuno interessa gettare fango sui giornalisti per farli diventare ridicoli all’occhio dell’opinione pubblica.

Giornalisti sotto attacco perché raccontano i fatti

NAPOLI- Siamo arrivati ad un punto di non ritorno: evidentemente a qualcuno interessa gettare fango sui giornalisti per farli diventare ridicoli all’occhio dell’opinione pubblica. Giornalisti continuamente sotto attacco da parte della classe dirigente italiana, con la sola colpa di raccontare i fatti. Portare a conoscenza della gente quello che succede in questo paese e nel resto del mondo, è un dovere dell’informazione. Raccontare inefficienze, sprechi economici e corruzione esistente all’interno degli apparati istituzionali tutti di questa nazione, è un dovere del giornalista.
È compito dell’ordine dei giornalisti difendere a denti stretti la categoria, specialmente quelli che ogni mattina si alzano per raccontare i fatti e lo fanno solo per spirito di passione verso un lavoro affascinante come il giornalismo, gratuitamente. Eppure pagano le stesse conseguenze di chi invece è tutelato dalle grandi testate. Parlo dei giornalisti del web, di cui mi onoro di far parte, un web che oggi copre il ruolo dell’informazione in maniera trasparente. Piccoli giornali locali con finestre aperte sul nazionale, che offrono al lettore un’informazione trasparente dando spazio a chiunque glielo chiede. È un sistema nuovo di fare informazione capace di catturare l’attenzione del lettore in maniera equa.
Gli attacchi che sta subendo la categoria dei giornalisti sembrano quelli che abbiamo lasciato dopo la guerra. L’informazione è un bene sacrosanto di ogni democrazia. Prima Grillo, ieri De Luca, altri nel passato, ciò non si può tollerare. Chi vuole gettare fango su tutta la categoria venga a trovarci, dimostreremo come sia sacrificato fare questo lavoro quando non appartieni ai sacramenti dell’editoria italiana. Noi del web siamo piccole realtà, ma facciamo lo stesso lavoro dei grandi gruppi editoriali che prendono dallo stato risorse economiche attraverso il contributo all’editoria. A noi nessuno da nulla, dobbiamo fare altro per vivere e continuare a coltivare la passione per questo lavoro stupendo rendendo un servizio gratuito ai cittadini.
Lo facciamo perché amiamo il giornalismo, amiamo raccontare i fatti, amiamo un lavoro che scorre nelle nostre vene insieme al sangue che buttiamo ogni giorno pur di non arrenderci. I giornalisti meritano rispetto e non possono essere infangati continuamente.
Francesco Torellini, direttore responsabile di www.quotidianoitalia.it