Ieri è stata la giornata della libertà di stampa. L’Italia risale nella classifica ma rimane sempre molto indietro. Il 2022 è considerato un anno nero per i giornalisti e la libertà di stampa. Sono stati 86 i reporter uccisi , per lo più al di fuori delle zone di guerra.
L’Italia recupera 17 posizioni nella classifica mondiale annuale della libertà di stampa pubblicata da Reporter sans frontieres (Rsf) e si attesta al 41/o posto. Roma torna così alla posizione del 2021 dopo che l’anno scorso era scesa fino al 58/o posto in classifica. Nel report dell’Ong francese vengono evidenziati i soliti problemi per la libertà di stampa nel nostro Paese, che continua a essere minacciata dalla criminalità organizzata, specialmente nel sud del Paese, e da gruppi estremisti violenti. Questi fattori sono peggiorati durante la pandemia.
Nobile la dichiarazione di Papa Francesco in un tweet, in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa, che evidenzia l’importanza della stampa: “Abbiamo bisogno di giornalisti liberi, che ci aiutino a non dimenticare tante situazioni di sofferenza”.
“La libertà di stampa è uno dei pilastri della democrazia, perché il libero convincimento che porta al voto e alla sovranità elettorale dei popoli si determina attraverso la formazione dell’opinione pubblica ma l’opinione pubblica si forma se c’è libertà di espressione”: lo ha detto il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano ospite della biblioteca Braidense per la presentazione di una grande mostra sui 150 anni dalla morte del Manzoni.