In Italia ci sono 2,7 milioni di over50 non vaccinati, ma le percentuali sono pari a meno del 5% sopra gli 80 anni, a meno del 10% sopra i 70 anni e intorno al 13% tra 50 e 60enni. Questi dati dovrebbero essere già di per se chiari e nitidi sul discorso dei non vaccinati. Quindi si tratta di un rischio su 2,7 milioni di persone non vaccinate. Da considerare che dall’inizio dell’epidemia, marzo 2020 ad oggi, in Italia ci sono stati, al 5/11/2021, 4.795.465 persone contagiate dal covid, mentre 4.572.775 sono completamente guarite dal covid (dati ministero della salute).
A questo punto non si può che essere d’accordissimi su un “lockdown” per soli non vaccinati, poiché una volta isolati quelli che non vogliono ricevere il siero e sono accusati di infettare pur essendo soggetti sani, i contagi dovrebbero per forza arrestarsi e scendere a quota zero. Qualora ciò non succedesse, significa che qualcosa non è chiara e le varie voci “discordanti” che circolano tra medici e politici su i media, vanno corrette affinché si ripristini il senso di certezze che è mancato in questa epidemia. I non vaccinati subiscono una discriminazione che va anche contro la direttiva europea del foglio verde, che prevede nessuna forma di discriminazione nei confronti di chi non vuole ricevere il siero, cosa invece che sta succedendo. Quindi ben venga un isolamento dei non vaccinati, così si capisce una volta per tutte cosa sta succedendo e non ci saranno più alibi nei confronti di qualcuno, ma si trovano le giuste soluzioni per convivere con questo virus eliminando quelle sacche di odio sociale che ledono la stabilità del vivere civile in un paese democratico.