Gio. Giu 8th, 2023

Un sondaggio realizzato dalla Stampa e pubblicato in un articolo firmato da Alessandra Ghisleri, una ricerca che boccia in maniera nettissima la linea dell’esecutivo. Numeri alla mano, addirittura il 61,4% degli intervistati si è detto categoricamente contrario, non ritenendo corretto un investimento negli armamenti in questa particolare fase storica. Soltanto il 27,3% degli italiani, secondo il sondaggio, sarebbe invece favorevole al rispetto degli impegni presi in ambito Nato.

Gli italiani non vogliono le armi, i partiti che appoggino Draghi, compreso l’opposizione di fratelli d’Italia, invece vogliono le armi. Un controsenso in un momento buio per l’Italia. Gli italiani sono alle prese con il drammatico aumento delle bollette domestiche di luce e gas. Ormai sono impossibilitati a pagarle. Con un dramma enorme come questo, un governo serio concentrerebbe tutte le sue risorse per aiutare gli italiani.

Secondo un’indagine di Arte, l’associazione che raggruppa reseller e trader di energia del nostro Paese, il valore delle forniture non pagate in Italia è passato dai circa 17 milioni di euro di dicembre dell’anno scorso, pari al 10% del totale mensile, ai 21,5 di gennaio fino ai 26 milioni di insoluto a febbraio. Stando all’analisi di Arte, riportata dal Sole 24 Ore, quasi un cliente su sei fa fatica oggi a onorare il suo contratto di fornitura, con un incremento medio dei distacchi per morosità che sempre a febbraio è stato il 36% in più rispetto allo stesso periodo dell’ano precedente.

Questi numeri non fanno impallidire il governo, anzi, i vari Salvini, Meloni, Conte, Berlusconi, Letta, sembrano tutti compatti sull’acquisto di armi. L’unico orientamento chiesto sarebbe quello di spalmare nel tempo le spesi militare. Cosa che poco importa agli italiani, che non vogliono più armi, ripudiano la guerra, e vogliono più soldi  per la spesa sociale.