ROMA- C’è una situazione difficile che affligge l’intero paese, eppure chi guida questa nazione continua a sorridere, forse perché il suo stipendio supera di lunga i ventimila euro. Purtroppo come dice un vecchio detto: il sazio non crede al digiuno. Ed è quello che sta succedendo in Italia ormai da più di quindici anni. Una situazione che è sotto gli occhi di tutti, ma tutti fanno finta di niente.
Gli italiani stanno impazzendo sotto il peso delle tasse. Non riescono più a sostenere questo peso infernale. Per la fascia a posto fisso la cosa va un po’ meglio, poiché a fine mese possono fare i conti sullo stipendio. Ma c’è la fascia più grande, che comprende commercianti, piccole imprese, disoccupati, cinquantenni ormai da anni senza lavoro, giovani, che stanno facendo i conti con questo stato di cose che li porta dritti alla pazzia.
Aumenta la depressione, gli attacchi di fobie, la paura di perdere tutto per mano di uno stato tiranno. Tutti questi fattori messi insieme influiscono notevolmente sulla tenuta mentale dei cittadini. E non a caso ogni giorno le cronache parlano di suicidi e omicidi che avvengono all’interno della famiglia. Lo stato sottovaluta questo fattore. Lo fa senza capire che quando la mente umana non ha più il suo equilibrio può scatenare violenza.
Sono i guai che il popolo sta vivendo che portano alla pazzia. In Italia non esiste più quell’equilibrio sociale che c’era una volta. Il ceto medio sta scomparendo. Ed era quello che manteneva in vita l’economia interna. Sparita l’economia interna, è sparita l’occupazione, poiché gli italiani non spendono più.