Categories: Cronaca

I governi hanno pensato solo alle lobby, per il resto è povertà

ROMA- Abbiamo trascorso una settimana in giro per i centri commerciali delle grandi città, ormai i piccoli paesi sono morti e sepolti. La grande distribuzione ha massacrato il commercio locale. Un gioco di potere che ha portato gli utenti ad essere schiavi di un sistema che offre tutto e fa spendere a volontà. Tu entri per comprare un pacco di pasta e ne esci con il carrello pieno, paghi con la carta di credito, ed hai già fatto i debiti per il mese prossimo. Questo era il sistema che volevano i politici, le grandi lobby e i sistemi bancari. Ci sono riusciti.
Tutto ciò ha trascinato verso la povertà e non verso il benessere. Era solo un gioco di potere che doveva riuscire alla grande. Perché questo sistema ha portato pure alla schiavitù del lavoro. A schiavizzarlo sono stati proprio i politici che dovevano difenderlo. Infatti i governi hanno fatto leggi perfette che cadevano a pennello per gli interessi delle grandi lobby. Sono stati proprio i governi che, con le liberalizzazioni, hanno favorito le grandi catene commerciali.
Tutto ciò non è benessere, ma povertà diffusa, perché più spendi a casaccio più fai debiti. Ed oggi l’Italia è il paese con più poveri in Europa. Oggi gli italiani hanno difficoltà a far fronte a spese impreviste, e se devono spendere per forza, fanno debiti. Non riescono a garantire che la propria casa sia sempre adeguatamente riscaldata, a far sì di avere almeno due paia di scarpe (estive e invernali), o ancora evitare di finire in arretrato con l’affitto o sostituire abiti lisi con capi più nuovi. Tutti indici di quelle che vengono definite «privazioni sociali e materiali», ma che al netto di espressioni politicamente corrette rilevano il grado di povertà delle famiglie. Sono dati diffusi da Eurostat relativi al 2016 e indicano il tasso di privazioni sociale del popolo italiano.
Anche noi in questa settimana abbiamo raccolto il sentimento popolare nei centri commerciali, ebbene, tutto questo entusiasmo non l’abbiamo visto e sentito. C’è solo una corsa affannosa all’offerta settimanale, ma spendere come si faceva un tempo, niente. L’oculatezza delle persone fa capire lo stato di disagio che vivono gli italiani. Non si può spendere più di tanto, solo poche persone riuscivano a mantenere lo stesso tenore di vita di un tempo, ma la fascia più ampia dei cittadini è in difficoltà.

Redazione

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