ROMA- Le parole dell’ex ministro Varoufakis sono sacrosante e rispecchiano le preoccupazioni di parecchi popoli europei. “Nel 1967 le potenze straniere usarono i carri armati per mettere fine alla democrazia greca. Nel 2015 hanno usato le banche – è quanto affermato da Varoufakis – dopo l’accordo tra Atene e i suoi creditori. “La relazione del vertice è come un documento con i termini della resa della Grecia – scrive in un altro passaggio Varoufakis sul suo blog – Leggere la dichiarazione del vertice è come leggere un documento che elenca i termini della resa della Grecia. E’ una dichiarazione che conferma che la Grecia diventa un vassallo dell’Eurogruppo. La dichiarazione segnala un completo annullamento della sovranità nazionale, senza sostituirla con un’entità sopra-nazionale e pan-europea. Gli europei, persino quelli a cui non frega niente della Grecia, devono stare attenti”.
Le parole dell’ex ministro sono condivisibili, e aprono di sicuro un nuovo fronte politico in Grecia. Tsipras, con la scelta di chiudere un accordo alquanto complicato per la Grecia, apre una nuova stagione di austerità e difficoltà per il popolo greco. Adesso lo stesso premier greco rischia di essere messo alla porta e porre fine anticipatamente alla sua stagione politica alla quale tutti i greci avevano sperato nel cambiamento.
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