O Grillo impara a stare al fianco dei suoi amministratori o il M5S non lo vota più nessuno

ROMA- Non vado a braccetto col M5S, non mi piace il suo modo di fare politica, soprattutto non mi piace l’atteggiamento di Bebbe Grillo che, quando un suo amministratore sta in difficoltà, lo molla. Nonostante tutto gli ho dato fiducia perché cosciente che non potrei mai votare gente che siede in parlamento da 40 anni e non ha fatto nulla per il paese, quindi vale la pena dare consenso a chi dimostra perlomeno di essere onesto e trasparente.
Ma è anche vero che adesso la stanchezza prevale sulla ragione. Non è possibile, ora che il M5S si affaccia alla guida di amministrazioni comunali e comunque sono in parlamento, diventa ossessionante il continuo abbandono degli amministratori in difficoltà. Questo atteggiamento non si può tollerare, anche perché adesso i primi che si stanno stancando sono gli stessi cittadini che li hanno votati in parlamento.
Gli atteggiamenti di alcuni parlamentari cinque stelle dimostrano che il potere logora. In effetti si scagliano contro la Raggi, che sta governando, solo perché loro non hanno in mano lo scettro delle decisioni da prendere. Quindi tutto si riduce ad un bla bla inutile. Vorrei vederli guidare una nazione come l’Italia e con tutte le difficoltà che ci sono, per prima cosa la mancanza di soldi che non permette di governare come si vuole. In fondo sbraitare è una cosa e governare è un’altra.
Il duo Casaleggio-Grillo ora si concentrano sulle politiche, e sì, perché quello è lo scopo finale del M5S, quello di vincere le elezioni governative e, quindi, serve coesione e poi se ne parla. Perdere tempo per non far cadere la fiducia degli italiani intorno la M5S, cosa che ormai è già avvenuta, ma non per colpa di chi sta governando, ma solo per colpa di una gestione del movimento che adesso non va bene più.
A me sembra che Grillo vada solo dove c’è il consenso, ma dove deve conquistarlo, non ci va. Ora, però, bisogna costruire il nuovo candidato premier, certamente questa volta Grillo non può presentarsi alle elezioni solo con il simbolo, ma occorre sapere chi guida l’Italia in caso in cui vincesse il M5S. il simbolo non piace più a nessuno, ormai gli italiani per fidarsi del Movimento vogliono sapere nomi e cognomi prima, come vogliono sapere come vengono scelti, e se sarà ancora quella “stupida” macchina del web, bè, questa volta il movimento rischia di fare una figuraccia talmente grossa che lo avvia verso la scomparsa.