In questo momento ci vuole tanta onesta intellettuale. Non è il momento delle critiche, non servono a nulla, ma è il momento delle riflessioni che aiutano a trovare soluzione per superare qualcosa che ci trasporterà di sicuro in una situazione di forte difficoltà economia. L’Italia è un paese che ha saputo riprendersi dopo gli anni della dittatura e del dopoguerra, ma quella era un’altra generazione. Quella di oggi è una generazione che vuole solo la vita facile e divertimenti, e lo sta dimostrando in pieno anche in questo drammatico momento. Vogliono tutto nonostante si rischia di morire.
Però con la stessa onestà va detto che il governo in carica ha sbagliato tutto. All’inizio il proclama che diffondeva sui mezzi di comunicazione era “tutto è sotto controllo”. Lo facevano per tutelare l’economia e la finanza ignorando quello che stava per succedere. Tutto è stato sottovalutato sin dall’inizio, con la presunzione che il nemico era ben lontano da noi. Errore grossolano che oggi stiamo pagando a caro prezzo. Quello che si sta facendo ora si doveva fare all’inizio.
Non dobbiamo ringraziare la politica, dobbiamo solo ringraziare i nostri straordinari medici, ricercatori, infermieri e operatori sanitari, che stanno combattendo la guerra in prima linea. Ci vorrà del tempo, ma il virus di sicuro sarà sconfitto. In questo tempo che trascorrerà la nostra economia avrà un contraccolpo notevole e molto probabilmente dovremo ricominciare tutto d’accapo. Non si dovranno spazzare via le strade dalle macerie come avvenne nel dopoguerra, ma il lavoro, già fortemente penalizzato in Italia, sarà il dopoguerra da combattere affinché il paese possa rialzarsi. Milioni di italiani rischiano di rimanere senza nulla. Il virus è stato sottovalutato, diciamolo con franchezza, e forse lo stesso governo dovrebbe ammettere di aver sottovalutato la dimensione della tragedia, poiché 24 ore prima era tutto sotto controllo, 24 ore dopo è scoppiato l’inferno.