Presi dalla lotta al covid, l’Italia ha dimenticato tutti gli altri problemi che l’affliggono. Problemi che non interessano più a nessuno: stanno bene dove stanno. Non è retorica, è un passo verso la lucida normalità entrando nei problemi del nostro paese. Con il virus in circolazione ci siamo dimenticati di tutto. Tutto si è concentrato come salvare la pelle, dimenticando però, che c’è un’altra peste che ci affligge da più di ottant’anni, è sono i tumori. Ma anche questo problema non ha molta importanza.
Oggi sentiamo parlare spesso dei 50enni che non vogliono vaccinarsi. Tutti si stanno preoccupando per la loro incolumità, giustamente, ma prima nessuno se ne fregava, della classe politica, di questi soggetti. Ora fanno comodo. Sono una platea di circa tre o quattro milioni di persone, che ora sono chiamati a rispettare le regole imposte dal governo Draghi sul vaccino attraverso il green pass. Peccato che nessuno abbia informato Draghi che questi soggetti fanno parte della fascia di soggetti deboli di questa società. No perché sono malati, anzi, ma non hanno il lavoro, quindi di cosa si devono preoccupare se non possono andare a lavorare.
Stanno già soffrendo abbastanza: sono troppo giovani per andare in pensione, e troppo vecchi per lavorare. Anche lo strumento di aiuto del governo precedente non ha dato una mano a questa fascia di cittadini. Non hanno il lavoro, e non è poco. Sono quasi tutti padri di famiglia che devono racimolare qualcosa da mangiare per se e per la famiglia. Per farlo si accontentano di tutto. Quanti di loro si sono vergognati chiedendo il reddito di cittadinanza. Tanti. Ma non avevano altra scelta. Allora viene la voglia di fare una proposta: cercateli dappertutto, scovateli, ma non per fargli fare il vaccino, ma per dirgli che hanno un lavoro sicuro fino alla pensione.