ROMA- Chi ha voluto questa “ignobile” creatura chiamata Europa, l’ha fatto basandosi sulla finanza boicottando la produzione. Ed ecco che dall’avvento dell’euro, da quando abbiamo imparato a conoscere lo spred, si è capito che l’Europa era stata concepita guardando con interesse alle finanze di mezzo mondo. Con l’Europa è stata messa al bando la produzione, ogni riferimento va sempre in direzione degli andamenti delle borse. Gli investitori sono la parte che interessa all’Europa unita.
Una volta la produzione era la vera ricchezza di una nazione, oggi la produzione è stata sostituita dalle scartoffie delle banche, quelle per intenderci che hanno creato questo vuoto economico. C’è da dire che i cittadini sono stupidi, perché il potere rimane nelle loro mani, quindi basterebbe togliere i soldi dalle banche per ricominciare a guardare con massima attenzione alla produzione. È anche vero che con la venuta dell’euro, specialmente in Italia, i governi eletti dall’Europa, hanno fatto di tutto per limitare l’uso del contante e la disponibilità di prelevamento, proprio per consentire alle banche di poter gestire al meglio di depositi dei cittadini. L’evasione non c’entra nulla, quella si combatte in un secondo.
Dopo l’euro si è assistito ad un potere accentrato sulle decisioni europee. Ogni governo eletto si è dovuto accodare alle scelte della finanza, guai a non farlo, lo spred magicamente schizzava alle stelle e i governi cadevano in pochi giorni, cosa che succede tutt’ora. Ciò significa che i piloti del sistema sono i grandi gruppi bancari e finanziari, che possono determinare le sorti di un governo attraverso l’andamento delle borse. La produzione, quella che una volta era il vero indicatore del benessere di un paese, sembra interessi poco.
Così in Italia è saltato Berlusconi, in spagna si ostacolano partiti antieuropa, in Grecia si è fatto saltare il primo governo Tsipras, e si tiene a bada il secondo. Ma in tutta Europa i governi reggono solo se rispettano la volontà dell’Europa burocrate e a stretto contatto con i gruppi finanziari e bancari. L’Europa va chiusa, ed è giusto dare forza a tutti quei partiti e movimenti che vogliono uscire dalla moneta unica e dal sistema messo in piedi per annientare le sorti delle nazioni.